Zingaretti: “Cambia tutto, chiudiamo stagione dell'odio e apriamo quella della speranza"

Politica

Alla vigilia dei voti di fiducia alle Camere, il segretario del Pd, dalla festa dell'Unità di Ravenna, ha detto: “E' tornato il tempo di rialzarsi in piedi, dopo mesi di litigi”. Poi lancia un messaggio al premier: "A Conte chiediamo lealtà e saremo leali”

"E' tornato il tempo di rialzarsi in piedi, in queste settimane è stata l'azione della politica, dopo mesi di litigi e odio, che ci fa dire: adesso in Italia si cambia tutto". Alla vigilia dei voti di fiducia alle Camere, che si svolgeranno lunedì 9 e martedì 10 settembre, il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha parlato dal palco della festa dell'Unità di Ravenna, dal quale ha elogiato la nascita del nuovo governo giallo-rosso, il Conte-bis, guidato dai dem insieme al M5s e con il supporto di LeU (I NUMERI DELLA MAGGIORANZA IN PARLAMENTO). "Dietro di noi c'è una stagione che abbiamo pagato carissima, in particolare per l'economia. Domani in Parlamento si volta pagina, finisce l'era del populismo, chiudiamo la stagione dell'odio e apriamo quella della politica della speranza", ha detto Zingaretti.

“A Conte chiediamo lealtà e saremo leali”

Il leader del Partito democratico ha poi lanciato un monito al premier (VIDEO): "A Conte chiediamo lealtà e saremo leali, tutti dobbiamo essere convinti che tra nemici non si governa per il bene dell'Italia e quindi dobbiamo cambiare passo" (BERLUSCONI: CHI AIUTA IL GOVERNO È FUORI DA FORZA ITALIA).

“Governo nasce per dire basta a imbarbarimento”

Zingaretti ha poi ricordato che "con i voti di fiducia dei prossimi giorni nasce un nuovo governo e nasce per dire basta a questo imbarbarimento. Lo dico alla destra: nessuno faccia il furbo, con la nascita di questo governo non c'è nessun tradimento del voto popolare”. Poi il segretario del Pd ha aggiunto: "Nella politica, e in particolare nel Pd, ha prevalso la ragione, abbiamo combattuto tutti uniti, tutti per lo stesso obiettivo. Il Pd, in uno dei momenti più drammatici della nostra storia, ha vinto perché ha affrontato questo tornante con l'unità, finalmente nel Pd si è affermato il primato del 'noi' ed è stata sconfitta l'ossessione dell'io" (CONFINDUSTRIA: NON CHIEDERE DEFICIT).

Presenti anche Gentiloni e alcuni ministri

Alla festa nazionale dell'Unità di Ravenna, insieme al segretario Nicola Zingaretti, hanno partecipato anche il futuro commissario Ue Paolo Gentiloni, i ministri Roberto Gualtieri, Paola De Micheli, Dario Franceschini, Enzo Amendola e Peppe Provenzano. Con loro anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Particolare calore, da parte del pubblico presente alla festa, è stato destinato a Paolo Gentiloni, acclamato quando è salito sul palco (IL MINISTRO BOCCIA: SU AUTONOMIE MIA STELLA POLARE È LA COSTITUZIONE).

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