Crisi di governo, è il giorno del discorso di Conte al Senato

Politica

Il presidente del Consiglio prende la parola a Palazzo Madama per spiegare i motivi della rottura dell’esecutivo innescata da Matteo Salvini

È il giorno di Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio oggi, alle 15, prende la parola al Senato per riferire sulla crisi di governo, in quello che potrebbe essere l'ultimo giorno del governo giallo-verde (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA GIORNATA POLITICA IN FOTO). Dopo l'intervento del premier comincia il dibattito ma Conte potrebbe giocare d'anticipo e annunciare direttamente la sua intenzione di dimettersi (COSA SUCCEDE ADESSO - LA COALIZIONE "URSULA", IRONIA SUI SOCIAL - LA FOTOGALLERY DELLA CRISI - BOSCHI CONTRO SALVINI SU TWITTER). I partiti sono alla finestra in attesa di capire come muoversi e che strada percorrere. Il M5s sembra essere in bilico tra la prospettiva di un voto a novembre e l'alleanza con il Pd, a sua volta diviso su un eventuale intesa con i pentastellati.

Il discorso di Conte

Ieri il presidente del Consiglio ha passato molte ore nel suo ufficio a Palazzo Chigi a preparare il discorso con cui ricostruirà i passaggi della crisi innescata da Matteo Salvini. Diversi potrebbero essere i riferimenti alla responsabilità dell'Italia sui conti pubblici (con la manovra attesa in autunno) e a un rapporto con l'Europa sul quale il capo del governo si è costruito una sua autonomia divergendo, spesso e volentieri, dalla linea salviniana sia sull'economia che sull'immigrazione.

L’accordo M5s-Pd: solo con Zingaretti

Su un possibile accordo con il Pd, il leader del M5s Luigi Di Maio si è confrontato con i gruppi M5S, precisando però in modo netto che “un governo con Renzi-Boschi-Lotti è solo una bufala della Lega", consapevole che il suo interlocutore non potrà che Nicola Zingaretti. Il segretario dem, ancora prudente, avverte: "O nel corso delle consultazioni si verificano le condizioni per un governo forte e di rinnovamento anche nei contenuti o è meglio il voto". Matteo Renzi, invece, insiste: “A me interessa soltanto che ci sia un governo". Tensione anche in Forza Italia, divisa tra chi guarda con decisione crescente alla Lega e chi, come Mara Carfagna, non ha mai nascosto il suo malcontento per un accordo con il Carroccio dettato, di fatto, da Salvini.

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