Caso procure, si dimette il presidente Anm Grasso: "eventi di gravità senza precedenti"

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La decisione è arrivata nel pieno del caos provocato per le nomine in magistratura. Nel Comitato direttivo centrale, Grasso ha rivendicato la correttezza e la coerenza della sua linea. E a Sky Tg24 ha detto: "Non sono una vittima"

Il presidente dell'Anm, Pasquale Grasso, ha annunciato le sue dimissioni dalla guida del sindacato delle toghe. La decisione arriva nel pieno del caos provocato per le nomine in magistratura. L'annuncio è arrivato nella giornata in cui si è riunito il comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati. E, proprio aprendo la riunione del 'parlamentino' delle toghe, Grasso aveva subito detto di rivendicare "con forza la correttezza e la coerenza della linea di azione, politica, giuridica e morale, che, come presidente dell'Anm, componente di questo comitato direttivo e come magistrato, ho proposto e seguito". E, intervistato da Sky TG24, ha aggiunto: "Non sono una vittima" della bufera che ha investito le procure. 

Le dimissioni di Grasso

Il presidente aveva spiegato che, nel caso avesse avuto sentore di una richiesta che andasse nel senso delle dimissioni, sarebbe stato pronto a farsi da parte. "Vi ho ascoltato tutti. Vi comprendo e vi rispetto. Vi rispetto e vi ringrazio. Vi rispetto molto più di quanto abbiate dimostrato di rispettare me", ha detto Grasso annunciando le dimissioni. "Potrei osservare che le vostre considerazioni hanno deliberatamente trascurato la prospettiva cronologica degli avvenimenti. Potrei dolermi di convenienti fraintendimenti della mia condotta", ha aggiunto, ma "vi ho ascoltato e compreso". 

Grasso su caso procure: "Eventi di una gravità senza precedenti"

Mentre, affrontando gli elementi emersi dall'inchiesta di Perugia, Grasso ha definito come "eventi di una gravità senza precedenti" quelli venuti alla luce negli ultimi giorni. Intanto, gli ultimi sviluppi hanno portato il governo a mettere mano alla riforma della giustizia. Mercoledì il guardasigilli Alfonso Bonafede incontrerà la ministra Giulia Bongiorno. Al tavolo con loro ci sarà anche il premier Giuseppe Conte.

Grasso a Sky Tg24: "Orgoglioso delle mie scelte"

Ai microfoni di Sky Tg24, Grasso ha poi detto di essere "orgoglioso di aver avuto la capacità di prendere sulle mie spalle la responsabilità di scelte e di comportamenti di una generazione di magistrati che non è la mia. Non tanto dal punto di vista anagrafico, ma dal punto di vista comportamentale. Non mi riconosco sicuramente nei comportamenti di cui leggiamo quotidianamente sulla stampa. Mi sono fatto carico, come presidente, dell'unica reazione possibile che è quella di non lasciarci andare a una furia distruttrice ma di procedere con calma come magistrati. Credo che, anche strumentalmente, non è stato capito questo mio intendimento unitario e rispettoso dei giudici". 

"Ho fatto gli interessi di tutti i magistrati"

Accusato di essere stato troppo "morbido" sulla sua corrente, quella di Magistratura Indipendente, Grasso ha smentito e ha aggiunto: "Ritengo di aver fatto gli interessi di tutti i magistrati". E a proposito della scelta di invitare alle dimissioni i consiglieri coinvolti nello scandalo, di fronte a elementi fondati, ha sottolineato: "Credo di essere stato l'unico nella magistratura a far seguire alle promesse dei comportamenti concreti". Infine, a proposito della "guerra" tra le correnti della magistratura, ha detto: "Sento con dolore che il mio richiamo al cambio di passo è stato inascoltato e come temevo e mi aspettavo non si coglierà l'occasione per un cambiamento. Dire di allontanarsi dalle correnti come gruppi di potere viene declamato ma poi non praticato". 

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