Iva, Conte: “Non è facile ma c’è impegno a evitare aumento”. Salvini: “Neppure di un cent”

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Il premier e il vicepremier all'assemblea di Rete Imprese Italia. Conte: "Stiamo studiando operazione profonda di spending review". Poi aggiunge: "Questo governo andrà avanti e coi conti in ordine". Sull’Ue: "Non è possibile che dei Paesi costituiscono paradisi fiscali"

“Non sarà un'impresa facile", ma “ribadiamo l’impegno a evitare l’aumento dell’Iva per disinnescare le clausole di salvaguardia previste nell’anno 2020 e 2021”. A dirlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha parlato all'assemblea di Rete Imprese Italia. "Come lo faremo? Non sono qui a dire che sarà semplice. Però stiamo studiando un’operazione profonda di spending review” e “stiamo potenziando il nostro sistema di contrasto all'evasione fiscale", ha spiegato il premier. Successivamente, Conte ha precisato "Io non ho mai messo in discussione, in tutte le mie dichiarazioni, che eviteremo l'aumento dell'Iva". Davanti allo stesso pubblico di Rete Imprese Italia, anche il vicepremier Matteo Salvini ha ribadito: "Mi rifiuto di aumentare l'Iva anche di un solo centesimo. Prima va riformato il sistema fiscale: bisogna avere coraggio e io non mi rassegno". Sintonia espressa anche da altre parole del premier Conte: "Quello che posso fare come presidente del Consiglio è dare un messaggio a tutti i mercati, agli investitori istituzionali e non, a tutte le istituzioni finanziarie: non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Questo governo andrà ancora avanti, arriverà a fine legislatura perché ha ancora un programma molto ambizioso da raggiungere" e "lo farà tenendo i conti in ordine".

"Tra le priorità, riduzione del carico fiscale per le imprese"

Conte ha aggiunto che “un'ulteriore priorità su cui ci siamo concentrati è la riduzione del carico fiscale per le imprese, obiettivo rispetto al quale sono stati fatti passi importanti pur nella consapevolezza che resti ancora molto da fare”. Il premier ha sottolineato come, dopo i primi interventi presi, “nei soli primi tre mesi di quest'anno sono state aperte oltre 196mila nuove partite Iva, di cui oltre la metà ha aderito al regime forfettario”.

"Fase 2 per rilanciare la crescita"

Il presidente del Consiglio ha poi parlato di una “fase 2”. “Dopo una prima fase, nella quale il governo ha posto le basi per ricostruire il rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni, rispondendo con urgenza alle istanze delle fasce più deboli della popolazione, si apre adesso una 'fase 2' – ha detto – che ha come obiettivo prioritario quello di rilanciare la crescita, liberando le migliori energie produttive e innovative del Paese".

"No paradisi fiscali in Europa"

Conte ha parlato anche di Europa. “È necessario avviare, in sede europea, un serio dibattito sul dumping fiscale – ha detto –. Non è possibile che in Ue, in un sistema così integrato, ci siano dei Paesi che costituiscono nella loro effettività dei paradisi fiscali. Competere con loro diventa oltremodo svantaggioso”. Poi ha aggiunto: “Non abbiamo bisogno di europeisti a buon mercato, di europeisti fideistici né di derive nazionalistiche, ma di offrire un contributo critico all'Europa, costruttivo, un approccio da nuovo Umanesimo”.

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