Migranti, Salvini a Sky Tg24: Mare Jonio nave dei centri sociali. Provocazione organizzata

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Il vicepremier attacca l’imbarcazione con i 49 migranti che è stata autorizzata allo sbarco a Lampedusa. E sottolinea: "Questo è favoreggiamento, non soccorso. È una provocazione organizzata da giorni". Convocato tavolo permanente al Viminale

L'imbarcazione Mare Jonio della ong Mediterranea Saving Humans, autorizzata allo sbarco nel porto di Lampedusa per fare scendere i 49 migranti soccorsi in acque internazionali, è la "nave dei centri sociali". Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Sky Tg24 sulla nave di cui la Procura di Agrigento ha ordinato, contestualmente allo sbarco, il sequestro, nell'ambito di un'indagine a carico di ignoti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nelle fasi concitate della mattina Salvini si era detto contrario allo sbarco e all'ingresso della nave in porto a Lampedusa.  Per Salvini in questo caso, ha aggiunto il vicepremier, non si tratta di un salvataggio, ma di una "provocazione politica organizzata da giorni" e di "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". Dopo lo sbarco nel porto di Lampedusa e l'apertura dell'indagine da parte della Procura, Salvini ha esultato: "Ora in Italia c'è un governo che difende i confini e fa rispettare le leggi, soprattutto ai trafficanti di uomini. Chi sbaglia paga". 

Salvini convoca tavolo permanente al Viminale sugli sbarchi

Il ministro dell'Interno ha poi convocato un tavolo permanente al Viminale, costituito da esperti e Forze di Polizia, per valutare la situazione sbarchi anche alla luce della direttiva sulle ong emanata ieri sera, aveva aggiunto che i migranti a bordo "possono essere curati, vestiti, nutriti. Gli possiamo dare ogni genere di conforto ma in Italia con il mio permesso non mettono piede". 

Salvini: "A bordo della nave esponenti di ultra-sinistra"

"Questa è la nave dei centri sociali, perché a nome della nave sta parlando Luca Casarini: vedete i precedenti penali del signore che era noto per essere leader dei centri sociali del nord est, con precedenti penali vari", ha sottolineato il ministro dell'Interno. A bordo, ha aggiunto, "ci sono altri esponenti di sinistra e ultrasinistra, che stanno a mio parere commettendo un reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina perché hanno raccolto questi migranti in acque libiche" mentre "stava intervento una motovedetta libica, non hanno obbedito a nessuna indicazione, hanno autonomamente deciso di dirigere verso l'Italia per motivi evidentemente ed esclusivamente politici, non hanno osservato le indicazioni delle autorità, se ne sono fregati dell'alt della Guardia di finanza".

"Non sarò complice del business degli scafisti"

Salvini ha spiegato perché, a detta sua, la nave ha agito in modo illegale. "Se uno raccoglie 50 persone nelle acque di un paese straniero, è più vicino al paese straniero", ha detto. "Se qualcun altro fa altre scelte lo vedremo, io dico di no. Diamo da mangiare, da bere, li curiamo li salviamo e li vestiamo perché la vita umana è sacra però gli italiani per fessi non ci passano", ha aggiunto. "È chiaro - ha ribadito - che meno gente parte e meno gente muore quindi chi favoreggia l'immigrazione clandestina ha sulla coscienza il rischio di ritrasformare il Mediterraneo in un cimitero a cielo aperto e io non voglio che queste persone siano messe in condizione di partire e di morire". Diversamente "rischieremmo di tornare ad alimentare quel business che per gli scafisti in Africa rendeva di più fino all'anno scorso del traffico di droga e di armi. Io non sarò mai complice".

“In Italia nel 2019 sono sbarcate solo 335 persone”

Il vicepremier ha poi commentato le dichiarazioni del sindaco di Lampedusa secondo cui gli sbarchi di migranti sull’isola non si sono mai fermati. “Nel 2019 – ha affermato - sono sbarcati in tutta Italia, Lampedusa compresa, 335 persone, sono i dati ufficiali". Questo "a fronte del 6000 dell’anno scorso. Questi sono i numeri veri, oggettivi delle forze dell’ordine. È un -95% che comporta soprattutto come prima conseguenza positiva il drastico calo del numero dei morti: quest’anno i corpi recuperati nel Mediterraneo sono uno, solo uno”. “È chiaro – ha proseguito - che meno gente è costretta a partire, meno gente rischia di morire. Chi favoreggia l’immigrazione clandestina ha sulla coscienza il rischio di ritrasformare il Mediterraneo in un cimitero a cielo aperto e io non voglio che queste persone siano messe in condizione di partire e morire”.

ll salvataggio dei migranti

Mare Jonio, come ha fatto sapere la stessa ong, ha tratto in salvo ieri sera, a 42 miglia dalle coste libiche tutte le persone a bordo di un gommone in difficoltà, fra cui 12 minori. I migranti si trovavano in mare da quasi due giorni e, nonostante le loro condizioni di salute risultino abbastanza stabili, sono tutti molto provati e con problemi di disidratazione. L'imbarcazione si è sistemata a Sud di Lampedusa per mettersi a riparo dal maltempo. Dopo alcune ore concitate la Mare Jonio è stata autorizzata allo sbarco nel porto di Lampedusa dalla Procura di Agrigento, che contestualmente ha disposto il sequestro probatorio della nave. È stata aperta infatti un'inchiesta a carico di ignoti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La svolta è arrivata dopo che la Guardia di Finanza è salita a bordo della nave per acquisire della documentazione.

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