Diciotti, Salvini su migranti: merito medaglia. E sul Parlamento Ue: "No alleanze con M5s"

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Il ministro dell'Interno: "Da quando è iniziato l'anno, gli sbarchi sono fermi a 220 rispetto ai 5000 dell'anno scorso". Poi esclude un'intesa con i pentastellati per le prossime elezioni. E sulla Tav: "Troveremo accordo, ma i cantieri a metà vanno finiti"

Dopo il “no” della Giunta del Senato al processo per il caso Diciotti e il decisivo appoggio arrivato dal M5s, attraverso il voto della piattaforma Rousseau, Matteo Salvini rilancia sul tema migranti, ma esclude un'alleanza col M5s per le europee. "I numeri dimostrano che ci sarebbe il merito di una medaglia piuttosto che un processo. Da quando è cominciato l'anno gli arrivi via barconi o gommoni in Italia sono fermi a 220 rispetto ai 5000 dell'anno scorso. Sono diminuiti gli arrivi e i morti ed è aumentata la sicurezza degli italiani”, ha detto il ministro dell’Interno a “Di martedì” su La7. Mentre a Rtl 102.5, il vicepremier ha negato un'intesa con i pentastellati in vista delle elezioni europee, come ipotizzato da Repubblica: "Non sto ragionando di gruppi unici di alleanze: le europee saranno un'opportunità di cambiamento, come Lega abbiamo le idee chiare su come deve cambiare l'Europa". "Abbiamo già i nostri alleati a livello internazionale. Sugli equilibri politici - ha aggiunto Salvini - scopro sui giornali di pensare cose che non sapevo che io pensassi". Quella di un'alleanza europea è un'eventualità smentita anche dal M5s attraverso il blog: "Il M5S nel prossimo Parlamento Europeo farà parte di un nuovo gruppo fondato sui valori della democrazia diretta... Non esiste e non è mai stata presa in considerazione l'idea di entrare nel gruppo della Lega e Le Pen o in altri gruppi che propongono da decenni la stessa vecchia ricetta... Noi non abbiamo intenzione di uscire dall'Europa e quanto riportato oggi da Repubblica e La Stampa è completamente falso e privo di qualsiasi fondamento".

Salvini: "Europa deve difendere confini, su Diciotti rifarei tutto"

"L’Europa - ha spiegato Salvini - deve fare poche cose, fatte bene. Non deve rompere le scatole ai pescatori, e deve pensare a difendere i confini". Tornando sul caso Diciotti, per il titolare del Viminale "anche qualora fosse stato approvato il processo nei miei confronti, il Governo non sarebbe dipeso dalle sorti di Salvini. E io avrei rifatto quello che ho fatto". 

"Con M5s rapporto sano"

"Il rapporto con M5s - ha aggiunto Salvini - è sano perché si basa su un patto, un contratto che gli italiani conoscono, è nero su bianco. Non saranno inchieste, indagini, retroscena o ipotesi strane a far saltare questo governo".

"Su genitori Renzi non festeggio, manette Giarrusso eccesso"

Salvini è stato interpellato anche sull'arresto dei genitori di Renzi: "Da avversario politico, non ho nulla da festeggiare. Non voglio commentare un’inchiesta che non conosco. Il gesto delle manette di Giarrusso? È stato un eccesso, sentirsi insultare dai senatori del Pd può far perdere i nervi. È tutt'altro che un manettaro".

"Su Tav troveremo accordo, ma cantieri vanno finiti"

Salvini è tornato a parlare anche della Torino-Lione.  "È sostanzialmente pronto un decreto cantieri veloci per dimezzare i tempi della burocrazia. Continuo a essere sostenitore dell’utilità della Tav", ha spiegato il vicepremier a Rtl. Ieri riferendosi a Di Maio a "Di Martedì" su La7 aveva detto: ”Rispondo così, come lui, troveremo un accordo. In Italia c'è bisogno di più treni che vadano più veloci. I cantieri a metà vanno finiti”. In precedenza Di Maio, alla stessa trasmissione, aveva affermato: ”Troveremo una soluzione, come abbiamo sempre fatto. Da otto mesi ne abbiamo superate tante”. Finora Lega e M5s sono stati divisi sull’alta velocità. I pentastellati, attraverso l’analisi costi-benefici, sostengono l’inutilità dell’opera, mentre dall’altro lato esponenti del Carroccio, con in testa Salvini, hanno sempre spinto per il completamento dell’infrastruttura.

"Turismo, non svendere compagnia di bandiera"

Anche Alitalia, tra i temi toccati, durante l'intervista di Salvini a Rtl 102.5. "A me interessa che chi deve arrivare in Italia ci arrivi: il turismo per noi è come il petrolio per l'Arabia Saudita. Mi interessa che non ci sia una compagnia di bandiera venduta o svenduta a compagnie estere che poi farebbero gli interessi dei loro paesi. Senza commettere gli errori del passato, è troppo importante avere una compagnia di bandiera che punti sull'Italia e che riapra alcune rotte che sono state chiuse".

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