Autonomia, De Magistris annuncia: "Entro l’anno referendum per Napoli"

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Secondo il sindaco sarebbero garantite "più risorse economiche, meno vincoli finanziari, più sviluppo, meno disuguaglianze". "Poi proporremo un’autonomia differenziata per l’intero Sud", aggiunge. Intanto Stefani ribadisce: "Autonomia è nel contratto di governo"

"Entro quest'anno faremo un referendum per la totale autonomia della Città di Napoli”. Ad annunciarlo su Facebook è il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, nei giorni in cui il governo discute sulla concessione di maggiore autonomia regionale a Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Sulla questione, la ministra per gli Affari regionali Erika Stefani ribadisce: "L'autonomia è nel contratto di governo". Intanto, anche il governatore della Campania De Luca formalizza la richiesta per la Regione

“Governo sarà travolto dalla rivoluzione pacifica del Sud”

Secondo il primo cittadino del capoluogo campano l’autonomia garantirebbe "più risorse economiche, meno vincoli finanziari, più ricchezza, più sviluppo, meno disuguaglianze". Pensa in grande, De Magistris: "Successivamente proveremo a realizzare, se lo vorranno anche le altre popolazioni del Sud, un referendum per l'autonomia differenziata dell'intero Mezzogiorno d'Italia". Secondo il sindaco di Napoli "il Governo più nero - altro che giallo-verde - della Repubblica sarà travolto dalla ribellione pacifica per le autonomie del sole che i popoli del mezzogiorno guideranno, in prima linea, per un'Italia unita e coesa che valorizza tutte le autonomie e le differenze".

Scontro nel governo, Stefani: “Autonomia è nel contratto”

Intanto continua all’interno dell’esecutivo il dibattito sulle autonomie richieste da Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. "L'autonomia è nel contratto e so che l'M5s ha sostenuto le ragioni del referendum in Veneto e Lombardia, credo che bisogna essere coerenti”, ha detto a Radio Capital Stefani. "Ho ascoltato perché è giusto sentire anche opinioni diverse - ha aggiunto rispondendo a una domanda sull'ipotesi di modifica della legge sulle Autonomie -, ma se un'intesa è firmata anche dal presidente del Consiglio, com'è possibile fare un emendamento e imporre a una delle contraenti la modifica del contratto?".

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