Manovra, Di Maio: quota 100 da febbraio, reddito cittadinanza a marzo

Politica
Luigi Di Maio durante il Question Time alla Camera dei Deputati, il 14 novembre (Ansa)

Il vicepremier stima i tempi di partenza per le due misure, all'indomani del Cdm che ha approvato una versione aggiornata del Documento programmatico di bilancio. E assicura: "Decreto pensioni-reddito entro il 2018"

Quota 100 a febbraio e reddito di cittadinanza a marzo. Questi i periodi di partenza per le due misure previste nella manovra economica 2019, secondo quanto stima il vicepremier Luigi Di Maio guardando alle simulazioni in corso al ministero. Nei primi tre mesi dell’anno, comunque, “partono entrambe le misure”, assicura il leader del M5s, all'indomani del Cdm che ha approvato una versione aggiornata del Documento programmatico di bilancio (I PILASTRI DELLA MANOVRA). 

Di Maio: "Decreto su reddito-pensioni entro il 2018"

Poi, per il decreto sulle due misure, Di Maio ha spiegato: “Da ministro del Lavoro la norma su 'quota 100' (COS'E') e reddito di cittadinanza (COS'E') ce l'ho già pronta: sarà in un decreto legge subito dopo la legge di bilancio. Non c'è slittamento, collegato, calende greche...". Il vicepremier illustra anche i prossimi passi: “Appena diventa operativo, con il voto del Parlamento sulla manovra, il fondo da 16 miliardi”, dice, “chiederò a Conte di convocare il Cdm e fare il dl con le misure".Di Maio lancia inoltre un avvertimento sulla lettera che il ministro Tria ha inviato a Bruxelles e che illustra la versione rivista del Documento Programmatico di Bilancio (Dpb) 2019: "Non ci si appigli alla lettera: nessuno slittamento, il 'reddito' sarà legge alla fine del 2018" (COSA RISCHIA L'ITALIA).

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