Omicidio Desirée, Salvini a San Lorenzo: "Tornerò con la ruspa"

Politica

Giorgia Finesi

Salvini arriva a San Lorenzo tra contestazioni e applausi: "A Roma ci sono altre situazioni incredibili. Farò in un anno quello che non hanno fatto in 20". Risponde la Raggi: "La Lega non conosce la città"

Salvini affronta San Lorenzo. Il quartiere accoglie a suo modo il ministro dell’Interno. Sullo stabile dove è stato trovato il corpo della giovane ragazza appaiono alcuni striscioni: “No alla strumentalizzazione sul corpo di Desirée”, “San Lorenzo non è una passerella elettorale”. Salvini si ferma a parlare tra la folla, si rifiuta di entrare nello stabile. A stretto giro il Viminale chiarirà che il ministro non è potuto entrare, perché l’immobile è sotto sequestro. In risposta alle contestazioni,  alcuni cittadini accolgono il ministro con lunghi applausi. “Siamo tutti con te” grida qualcuno.

Salvini: "Ho chiesto al procuratore Pignatone di usare il pugno di ferro"

"Andiamo a chiedere conto a chi ha mal gestito Roma per anni” afferma Salvini. "Ho chiesto al Procuratore della Repubblica di usare il pugno di ferro”.  E ancora: "C'è una scaletta per gli sgomberi in base alla pericolosità sociale". Il ministro va giù duro contro l’amministrazione Raggi. Già in mattinata aveva voluto partecipare al vertice in Prefettura per l’ordine e la sicurezza insieme al sindaco e al Procuratore capo Giuseppe Pignatone.

La difesa del sindaco Virginia Raggi

Virginia Raggi si difende: "La lega Nord forse non conosce Roma. Non c’è solo San Lorenzo come quartiere difficile", risponde la prima cittadina. Non sono giorni facile per il sindaco.  Il 10 novembre arriverà la sentenza del processo Marra, che la vede sul banco degli imputati. La Raggi ha dichiarato che, nel caso dovesse essere condannata, si dimetterà. Nessun appello almeno dal punto di vista etico e politico. Proposito che non è sfuggito alla Lega di Matteo Salvini. Indiscrezioni raccontano di un forte interesse da parte degli alleati di Governo per strappare ai 5 stelle la Capitale.  Del resto, a livello comunale, non esiste nessun contratto e il ministro dell’interno, si racconta, sarebbe già pronto a riattivare l’alleanza con Forza Italia e con il partito di Giorgia Meloni per arrivare al Campidoglio. Momenti difficili per la capitale, giorni tristi per i cittadini romani.

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