Manovra, arriva la bocciatura dell’Ue: spread sale a 319 punti

Respinto il Documento programmatico di bilancio. L’Italia dovrà inviarne uno nuovo entro tre settimane. Dombrovskis: "Dispiace molto ma non abbiamo alternative". Salvini: "Attaccano il popolo italiano". Mattarella: "Nessuno può sottrarsi a equilibrio bilancio"

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La Commissione Ue ha deciso di respingere il Documento programmatico di bilancio presentato dal governo italiano e di chiederne uno nuovo, che dovrà essere inviato entro tre settimane a Bruxelles. (CHE COSA SUCCEDE ADESSO) Dopo la notizia, lo spread è risalito chiudendo a quota 319 punti. "È con molto dispiacere che sono qui oggi, per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo Documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri non erano convincenti", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine della riunione dei commissari.

La replica del governo
"Non cambia nulla, i signori della speculazione si rassegnino, indietro non si torna", la replica del vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Anche il premier Conte, ancora prima della notizia della bocciatura, in un'intervista a Bloomberg ha detto che "non esiste alcun piano b" e che la manovra non cambierà.
 
Mattarella: “Nessuno può sottrarsi a equilibrio di bilancio”
A poche ore dalla bocciatura dell’Ue, è intervenuto anche Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica, alla 35ma assemblea dell’Anci, ha ricordato: "I bilanci in equilibrio, l'efficienza dei servizi, i diritti garantiti ai cittadini, la sinergia tra pubblico e privato, in modo che crescano le opportunità per tutti, sono sfide a cui nessuna amministrazione può sottrarsi: il Comune e la Provincia come la Regione e lo Stato". “La logica dell'equilibrio di bilancio – ha continuato Mattarella - non è quella di un astratto rigore: ci deve sempre guidare uno sguardo più lungo sullo sviluppo, la sua equità e la sua sostenibilità, e occorre procedere garantendo sicurezza alla comunità, scongiurando che il disordine di enti pubblici, e della pubblica finanza, produca contraccolpi pesanti anzitutto per le fasce più deboli, per le famiglie che risparmiano pensando ai loro figli, per le imprese che creano lavoro".

Cosa succede ora
ll governo ha ora tre settimane di tempo, fino al 13 novembre, per inviare un nuovo documento programmatico di bilancio, su cui la Commissione si deve esprimere "quanto prima". Il rigetto totale del Dpb non è mai successo prima d'ora. Se invece, alla fine, il governo decidesse di mantenere invariati i saldi della manovra, si farebbe concreta la possibilità di un'apertura della procedura per deficit eccessivo per violazione della regola del debito. (TUTTE LE MISURE DELLA MANOVRA)
 
 
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Manovra bocciata dall'Ue, Salvini e Di Maio: andiamo avanti


 
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M5S: “Da Ue due pesi due misure”

"La Commissione europea, nell'opinione con cui chiede all'Italia un nuovo documento programmatico di bilancio, dichiara che 'l'introduzione di un condono fiscale potrebbe scoraggiare il rispetto, già basso, delle norme fiscali, premiando implicitamente i comportamenti che non rispettano le leggi'. Sorprende l'attenzione che i commissari europei ripongono sul nostro provvedimento di pacificazione fiscale per chi ha dichiarato correttamente al Fisco ma non ha potuto pagare negli anni della crisi determinata anche dalle scellerate politiche di austerità degli ultimi anni. Sorprende perché la stessa Commissione ha dato l'ok a manovre che contenevano davvero condoni e scudi fiscali. Solo Renzi è riuscito a regalare ai grandi evasori ben due condoni, che ha chiamato voluntary disclosure e voluntary disclosure bis, che hanno fatto rientrare miliardi dall'estero, chissà quanto sporchi". Lo affermano i portavoce M5S della commissione Finanze della Camera. "Renzi ha alzato i tetti gia' enormi previsti dalla precedente riforma del centrosinistra e ha reso quasi impossibile che si aprisse un processo per reati fiscali. Ma dall'Europa nessun richiamo e nessuna bocciatura. Da parte nostra non c'è stato e non ci sara' mai nessun condono ma solo aiuti a persone in seria e conclamata difficoltà. Questo all'Europa evidentemente non va bene. I regali agli evasori fatti dal partito Democratico invece sì. L'unico 'deficit' davvero rilevante sta nell'obiettività dei commissari Ue e nella evidente natura politica di alcune sgangherate e discutibili decisioni", concludono i deputati.
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Giorgetti: "Il debito si ripiana con la crescita"

"Il debito puoi ripianarlo se puoi crescere e creare ricchezza. Non solo ce lo possiamo permettere ma abbiamo il dovere di rivendicare questa nostra sovranità rispetto alla posizione europea che non risponde agli interessi degli italiani". Così Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
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Di Battista: Ue mostra muscoli solo con l'Italia

"L'Unione Europea prova a mostrare i muscoli (il cervello quando?) se l'Italia cerca una via diversa per uscire dal pantano economico ma si è dimostrata suddita di interessi altrui quando ha imposto le sanzioni alla Russia". Lo sostiene l'ex deputato M5s, Alessandro Di Battista, in un post su Facebook.

 
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Dl Fisco: non stimato gettito condono 'integrativa' 

Non viene stimato il possibile gettito del "condono" della cosiddetta "dichiarazione integrativa" nella versione definitiva del decreto fiscale, senza lo scudo per alcuni reati. La relazione tecnica si limita a ritenere che dalla misura "possano annettersi effetti positivi sul gettito tributario" e che ci sara' un effetto neutrale sul Bilancio dello stato visto che "le maggiori entrate a consuntivo derivanti dalla stessa confluiranno nel Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Al momento prudenzialmente non si stimano tali effetti".
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Dl fisco: tagli a ministeri per 589 mln nel 2018

Circa 600 milioni di tagli ai ministeri nel 2018 per finanziare le misure previste dal decreto fiscale collegato alla manovra. E' quanto si evince da una tabella allegata al testo bollinato dalla Ragioneria dello Stato. In totale la sforbiciata per i ministeri e' di 589,2 milioni: quasi 470 milioni a carico del Ministero dell'Economia, 29 milioni di tagli per l'Istruzione e la Ricerca, 24 milioni di dotazioni in meno per il Lavoro, 17 per l'Interno, 14 per la Difesa. A contribuire di meno il Mise con 9 milioni e la Giustizia con 11 milioni.
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Manovra, bozza: aumentano ancora tasse sui giochi

Tasse sui giochi più care. Lo prevede una bozza della manovra. L'incremento scatta dal primo gennaio 2019 e stabilisce che "le misure del prelievo erariale unico sugli apparecchi sono incrementate dello 0,50". I giochi erano già stati fonte di copertura per il decreto dignità che aveva fissato il prelievo sulle slot al 19,25% e quello delle videolotteries al 6,25% a partire dal primo settembre, stabilendo un ulteriore aumento dal primo maggio 2019.
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Centeno: Eurogruppo discuterà dell’Italia il 5 novembre

I ministri delle Finanze della zona euro discuteranno dello stop al documento programmatico di bilancio dell'Italia nella riunione 5 novembre. Lo ha annunciato il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno, in una nota. "La decisione di oggi della Commissione europea di rivedere il bilancio italiano per il 2019 riflette l'applicazione delle regole che sostengono l'euro. Questo non è territorio inesplorato. Abbiamo un processo per gestire deviazioni di bilancio ed è stato seguito. Ci aspettiamo che il dialogo tra Bruxelles e l'Italia continui nelle prossime settimane", ha detto Centeno.
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Manovra: per reddito e pensioni rinvio ad altre norme

L'attuazione del reddito di cittadinanza e della revisione della legge Fornero sulle pensioni è rimandata a provvedimenti normativi ad hoc. Lo si legge nella bozza della manovra, in cui vengono istituti i rispettivi Fondi con le dotazioni finanziarie senza specifiche sulle misure. Non viene cioè mai nominata quota 100 né viene spiegato come e a chi sarà distribuito il reddito di cittadinanza. Un articolo denominato 'Norma pensioni' è al momento vuoto.
 
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Conte: valuteremo le critiche Ue e risponderemo

"Valuteremo le critiche della Commissione nel merito, ci riserviamo di rispondere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, ci confronteremo con i dati e le stime di crescita". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a Mosca.
 
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Manovra, la bozza: prorogato canone Rai a 90 euro

E' prorogata la riduzione del canone Rai a 90 euro per gli anni successivi al 2018. Lo si legge in una bozza della legge di bilancio datata 23 ottobre. La misura conferma e proroga anche l'esenzione dal pagamento del canone per gli anziani con una soglia di reddito inferiore agli 8000 euro.
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Conte: tra 3 settimane in Ue per un dialogo franco

"Il parere critico della Commissione era nell'aria, abbiamo deciso di elaborare una manovra che rigetta l'austerity e abbraccia la crescita. Valuteremo nel merito e ci presenteremo fra 3 settimane per proseguire un dialogo franco". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a Mosca.
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Mattarella: scongiurare disordine finanza pubblica

“La logica dell'equilibrio di bilancio non è quella di un astratto rigore: ci deve sempre guidare uno sguardo più lungo sullo sviluppo, la sua equità e la sua sostenibilità, e occorre procedere garantendo sicurezza alla comunità, scongiurando che il disordine di enti pubblici, e della pubblica finanza, produca contraccolpi pesanti anzitutto per le fasce più deboli, per le famiglie che risparmiano pensando ai loro figli, per le imprese che creano lavoro". Lo ha detto Mattarella, intervenendo all'assemblea Anci.
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Mattarella: nessuno può sottrarsi a equilibrio

"I bilanci in equilibrio, l'efficienza dei servizi, i diritti garantiti ai cittadini, la sinergia tra pubblico e privato, in modo che crescano le opportunità per tutti, sono sfide a cui nessuna amministrazione può sottrarsi: il Comune e la Provincia come la Regione e lo Stato". Lo ha detto, intervenendo alla 35/a assemblea nazionale dell'Anci, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

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Bozza: cedolare al 21% per affitti commerciali

Una cedolare secca al 21% sull'affitto degli immobili a uso commerciale, per i contratti stipulati nel 2019. E' una delle misure contenute nella legge di bilancio, a quanto si legge in una bozza datata 23 ottobre. L'aliquota, si precisa nel testo, e' applicabile ai contratti firmati nel 2019 purché al 15 ottobre 2018 non risultasse gia' in essere "un contratto non scaduto tra i medesimi soggetti e per il medesimo immobile".
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