Confindustria, Boccia: "Alla Lega nessun endorsement"

Politica

Giorgia Finesi

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Il leader degli industriali prova a placare le polemiche: "Confindustria non è leghista". E precisa: "La mia solo una provocazione alla Lega per dire: non fate i verdi in Veneto e i gialloverdi a Roma"

Confindustria non è leghista. "Nessun endorsement" alla Lega, ha spiegato il leader degli industriali Vincenzo Boccia.  Anzi, ha puntualizzato,  le sue parole a Vicenza “vanno interpretate come una provocazione per sottolineare alcune incoerenze nella linea del partito di Salvini, che sul territorio è verde ed al Governo è gialloverde". Nessun endorsement, dunque, ma "strumentalizzazioni" alimentate da "qualche tweet".

Per capire la materia del contendere occorre fare un passo indietro di qualche giorno, quando il leader degli industriali, in Veneto, ha espresso parole di fiducia nei confronti del partito di Salvini: "Di questo governo crediamo fortemente nella Lega, è una componente importante, qui non si tratta di regionalità ma di risposte vere ai cittadini".

La polemica tra il presidente Boccia e l’ex ministro Calenda

Confindustria e Lega quindi, come se, certamente per gli interessi della categoria, si cercasse una sponda critica nel Carroccio rispetto alle scelte economiche dei 5 stelle. Parole come pietre, che non sono piaciute sicuramente agli alleati di Governo, ma che, da subito, hanno scatenato una polemica con i democratici.  L’ex ministro dello sviluppo economico Calenda interviene a modo suo, via twitter. “La Confindustria "è ufficialmente leghista. Chissà se le imprese credono anche nel piano B, nel trasformare l'Italia in una democrazia illiberale, nello spread fuori controllo etc. Mai un Presidente aveva fatto un endorsement così a un partito politico. Vergognoso". 

Boccia precisa la sua posizione: “ Nessun endorsement alla Lega”

Poche ore e Boccia riformula la sua posizione:  "Il senso delle parole pronunciate in Veneto - ha messo in chiaro l'imprenditore - era che i provvedimenti del governo sono i provvedimenti del governo, non di una parte o dell'altra parte Quindi abbiamo invitato la Lega, che ha rapporti nelle Regioni che governa al Nord, ad essere coerente con questo percorso.” Nessun endorsement, solo coerenza.

La posizione sul Def

Un leggero passo indietro, o meglio, una precisazione. Ma il leader degli industriali dice la sua anche sul Def e sull’inevitabile reazione dei mercati. "Il punto non è sforare in termini di deficit- dice- il punto è spiegare lo sfioramento".

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