Scuola, ministro Bussetti: da settembre partono i concorsi

Politica
Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti (Ansa)
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Lo ha detto il responsabile del dicastero dell'Istruzione a margine del Meeting di Cl, sui processi di selezione in programma: "Saranno utilizzati per il nuovo reclutamento sia per il personale docente che per quello non docente"

In arrivo nuovi concorsi nella scuola, sia per il reclutamento degli insegnanti sia per l'assunzione del personale amministrativo. A dirlo è il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, a margine del Meeting di Cl: "Certo che ci saranno concorsi nella scuola. Abbiamo intenzione di attivarli già da settembre", spiega. "Dobbiamo rivedere tutto un sistema che in questo momento ha tante posizioni da chiarire", precisa, "ci vuole calma, ordine, attenzione e grande riflessione. Noi ce la stiamo mettendo tutta".

Bussetti: già intervenuti con alcune modifiche

Oltre alla novità dei concorsi a settembre, Bussetti si è poi soffermato anche sull’inizio dell'anno scolastico. "Siamo arrivati il primo giugno quando l'avvio dell'anno scolastico comincia con le domande che gli insegnanti presentano per andare in pensione e con le preiscrizioni di gennaio e febbraio. La macchina si mette in moto con l'inizio dell'anno solare per essere pronti a settembre. Siamo intervenuti già con alcune modifiche rispetto al passato". "Vogliamo che tutte le operazioni", spiega ancora, "avvengano in regola contemporaneamente. Qualche problema come sempre ci sarà ma noi siamo pronti a intervenire per risolverli".

Paritarie: quello della nostra scuola è sistema unico

Il ministro ha poi affrontato il tema delle scuole paritarie che "fanno parte del nostro sistema di istruzione che anche la stessa Costituzione prevede. Quelli ad esse destinati non sono proprio finanziamenti ma un sostegno, un aiuto e dovranno andare a chi effettivamente produce un'ottima qualità dal punto di vista dell'offerta formativa".  "Questo sistema - ribadisce Bussetti - non è complementare a quello statale: quello della nostra scuola è un sistema unico, che comprende le scuole statali e quelle paritarie". Nei piani del ministro, anche una modifica di alcuni aspetti dell'esame di Stato, e l'idea di "monitorare tutta la situazione legata alle infrastrutture in generale, comprese anche le scuole", mettendo "a norma gli edifici scolastici".

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