Genova, Toninelli: revocare concessione. Di Maio: stop contratti

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Il ministro delle Infrastrutture dopo la tragedia di Genova: “Abbiamo attivato procedure per comminare multe fino a 150 milioni”. Salvini: "La revoca è il minimo". Di Maio: "Autostrade per l'Italia ha sede in Lussemburgo". La replica: "Paghiamo tasse in Italia" DIRETTA

L'ANNUNCIO DI CONTE: "REVOCHEREMO CONCESSIONE AD AUTOSTRADE"

“Abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro”. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, su Facebook, accusa la società Autostrade il giorno dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, costato la vita a oltre 30 persone (GLI AGGIORNAMENTI). “Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato”, aggiunge Toninelli chiedendo le dimissioni dei vertici della Società  (FOTO - VIDEO - IL MOMENTO DEL CROLLO). "La revoca della concessione è il minimo", aggiunge Salvini. Accuse ribadite anche da Luigi Di Maio: "I responsabili hanno un nome e un cognome e sono Autostrade per l'Italia", dice il ministro del Lavoro: "Dopo anni che si è detto che le cose dai privati sarebbero state gestite molto meglio, ci troviamo con uno dei più gradi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza. Queste sono scuse. Autostrade deve fare la manutenzione e non l'ha fatta. Prima di tutto si dimettano i vertici".

Toninelli: "Ignobile speculare sulla tragedia"

Il ministro dei Trasporti annuncia poi un “piano Marshall per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture” e attacca “chi sta speculando su questa tragedia”. E' ignobile, scrive, “collegare il crollo del ponte Morandi alla messa in discussione della realizzazione della Gronda di Genova, su cui è in corso un’analisi costi-benefici. Si tratta di un’opera che non costituisce una soluzione sostitutiva rispetto al viadotto sull’A10. E che comunque sarebbe pronta nel 2029”.

Di Maio: "Autostrade coperta da precedenti governi"

"Il problema del crollo del ponte dipende dal fatto che quando paghiamo un pedaggio immaginiamo che quei soldi siano reinvestiti in manutenzione ma invece si dividono gli utili e i ponti qui crollano". Lo ha detto il Ministro del Lavoro e vice premier Luigi Di Maio, a Genova. "Per la prima volta - ha aggiunto - c'è un governo che non ha preso soldi da Benetton, e siamo qui a dirvi che revochiamo i contratti e ci saranno multe per 150 milioni di euro. Autostrade ha poi la sede finanziaria in Lussemburgo, quindi manco pagano le tasse. Se il ponte era pericolante dovevano dire che andava chiuso". Il ministro ha poi annunciato un monitoraggio a livello nazionale per verificare le condizioni delle infrastrutture: "Ora vedremo tutte le inadempienze compiute. Deve essere chiaro: Autostrade è stata politicamente coperta dai precedenti governi e noi non vogliamo fare da palo a chi doveva fare manutenzione e non l'ha fatto". 

Autostrade per l'Italia: abbiamo sede in Italia e qui paghiamo le tasse

Sia Autostrade per l'Italia, sia il gruppo Atlantia, che la controlla, hanno sede a Roma, in Italia, e in Italia pagano le tasse. È quanto riferiscono all'Adnkronos fonti vicine alla società, dopo che il ministro Luigi Di Maio, parlando da Genova, aveva detto che la società paga tasse bassissime perché ha una finanziaria in Lussemburgo. "In relazione alle polemiche sugli investimenti in materia di sicurezza, Autostrade per l'Italia precisa che negli ultimi cinque anni (2012-2017) gli investimenti della società in sicurezza, manutenzione e potenziamento della rete sono stati superiori a 1 miliardo di euro l'anno". 

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