Caporalato, Conte ricorda Di Vittorio e promette dignità ai lavoratori

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte tra i due vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini (Foto: Ansa)
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Il premier è a Foggia, dove in due incidenti hanno trovato la morte 16 braccianti stranieri: ha promesso un rafforzamento "degli strumenti di controllo e prevenzione e l’introduzione di misure di sostegno al lavoro agricolo di qualità".

Dopo i due incidenti stradali avvenuti nel Foggiano, nei quali sono morti complessivamente 16 braccianti stranieri, è "necessario rafforzare i controlli" per garantire a tutti, senza distinzioni, "lavoro e dignità". Lo ha dichiarato il premier Giuseppe Conte a Foggia, parlando della piaga del caporalato presente nelle campagne pugliesi.

L'omaggio a Giuseppe Di Vittorio

Si tratta di un tema che già nel dopoguerra veniva affrontato da uno dei più autorevoli esponenti del sindacato italiano, scomparso nel 1957, che il premier ha voluto ricordare con un post su Facebook: "A distanza di decenni sembrano ancora attuali le lotte condotte da Giuseppe Di Vittorio, nato a pochi km di distanza da qui". Un richiamo a un conterraneo di Conte, nonché una figura storica della Cgil, una delle poche a non avere origini operaie ma contadine (Di Vittorio era nato nel 1892 in una famiglia di braccianti).

"Lavoro e dignità sono due parole indissolubili"

Nel post, il premier ha anche scritto: "In queste ore stiamo per approvare al Senato il decreto Dignità. E questa parola, dignità, è la parola che noi dobbiamo e vogliamo rimettere al centro". Una dignità che secondo Conte deve essere legata indissolubilmente al lavoro: "Non ci può essere lavoro senza il rispetto della dignità della persona. E questo deve valere per tutti e sempre, senza distinzioni". Per tale ragione, si legge nel post, "la bussola di questo governo, anche nell'approccio che abbiamo avuto nei confronti dell'immigrazione, è quella di garantire la dignità della vita e la dignità del lavoro".

"Non possono essere considerati fatti occasionali"

"Qui a Foggia ieri sono morte dodici persone, che si sommano alle quattro morte sabato scorso. Sedici lavoratori sfruttati e umiliati dalle condizioni di lavoro e di vita a cui erano costretti. Questa non è dignità", ha aggiunto Conte, che promette un rafforzamento "degli strumenti di controllo e prevenzione e l’introduzione di misure di sostegno al lavoro agricolo di qualità". Durante la visita, il primo ministro, parlando con i giornalisti, aveva spiegato di essersi recato a Foggia "per portare la nostra testimonianza e la vicinanza anche alle vittime, consapevoli della gravità dei fatti occorsi: 16 morti e diversi feriti. Significa evidentemente qualcosa, non possono essere considerati fatti occasionali".

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