Assia Montanino, assistente di Di Maio: illazioni inaccettabili

Politica
Assia Montanino, capo segreteria al ministero del Lavoro, e il vicepremier Luigi Di Maio
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Dopo la polemica scoppiata tra il vicepremier e il Giornale, che ha rivelato lo stipendio della segretaria, la giovane affida ai social la sua difesa: "È triste notare come un giovane in Italia debba costantemente difendersi dalle accuse di incompetenza"

"Le illazioni sulle mie competenze le ritengo inaccettabili e gli autori ne dovranno rispondere in tribunale. È triste notare come un giovane in Italia debba costantemente difendersi dalle accuse di incompetenza, solo per un fattore legato all’età anagrafica". Assia Montanino, capo segreteria del ministero del Lavoro, affida a Facebook la sua difesa dopo essere finita al centro di una polemica tra il Giornale e il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. Il quotidiano milanese aveva titolato: “Di Maio assume l'amica a 70mila euro l'anno”, sottolineando il balzo di carriera "impressionante" della giovane napoletana. Secca la replica di Di Maio: "Vergognatevi". 

La difesa del capo segreteria del ministero del Lavoro

"Lavoro al Ministero del Lavoro come Capo segreteria. Stesso ruolo ricoprirò a breve al Ministero dello Sviluppo economico - ha scritto Assia Montanino, all'anagrafe Assunta - Due ministeri, uno stipendio solo, pur avendo diritto a due stipendi. La cifra netta che prendo mensilmente, pari a circa tremila e trecento euro, copre un impegno che va ben oltre i tempi previsti nel contratto, e che si protrae 7 giorni su 7, senza limiti di orario. E con responsabilità importanti. Il fatto di avere “solo” 26 anni credevo fosse un elemento positivo e non di demerito, in un Paese in cui non si fa altro che dire “largo ai giovani”. Vengo dallo stesso paese del ministro Di Maio e questa è stata senza dubbio una ‘fortuna’: perché così lui ha conosciuto diversi anni fa mio padre, che si era appena ribellato contro gli usurai, e mi ha dato un’opportunità, come l’ha data ad altri studenti universitari per uno stage presso la vicepresidenza della Camera. Mi sono guadagnata stima e fiducia di tutti lavorando sodo per anni. E così continuerò a fare con grande serenità".

"Pensavo che i tempi bui fossero passati"

"Pensavo che i tempi bui in cui un ex Ministro del lavoro accusava i giovani di essere dei buoni a nulla fossero passati, invece noto che è una mentalità diffusa, sia in ambienti che si definiscono di destra, sia in ambienti che si professano di sinistra - ha scritto Montanino -. Come donna osservo anche che in questi articoli e nelle foto private che sono state pubblicate, c’è un sessismo nemmeno troppo velato, e mi chiedo: se il Capo segreteria fosse stato un uomo cosa sarebbe successo? Purtroppo certi media contribuiscono non solo a diffondere falsa informazione, ma anche a inchiodare l'Italia a un medioevo culturale.  Infine, ringrazio Salvatore Cantone, presidente dell’Associazione Antiracket e antiusura di Pomigliano d’Arco, che conferma quanto affermato oggi dal Ministro Di Maio e che accompagna me e la mia famiglia in questa lotta e il Ministro stesso, che ha avuto fiducia in me".

Le accuse de il Giornale e la replica di Di Maio

Il Giornale parlando della neo assistente di Di Maio ha scritto: “Un balzo di carriera impressionante per la giovanissima napoletana di cui non c'è traccia negli archivi della PA. Avrà ruolo fondamentale nell'attività del ministro, curando agenda, incontri e priorità dei dossier. In comune con il ministro, oltre alla residenza nella città che ospita uno dei più grandi stabilimenti Fiat (Fca) nel Sud, ha la passione per la politica". La replica di Di Maio non si è fatta attendere. E sulla sua pagina Facebook ha così spiegato la nomina della sua assistente. “La dottoressa Assia Montanino l'ho conosciuta 5 anni fa. È la figlia di un commerciante che ha denunciato i suoi usurai e ho avuto modo di conoscerla quando sono stato a far visita al padre per portargli la mia solidarietà. Posso assicurarvi che non ho mai conosciuto una persona più onesta e leale di lei. Vergognatevi”.

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