Governo, oggi Conte chiede la fiducia in Senato
PoliticaAlle 12 la presentazione del programma, poi la discussione e il voto dell'aula. La proclamazione del risultato è prevista tra le 20 e le 20.30. Il premier su Instagram: "Sarà un giorno importante". La chiama alla Camera inizierà mercoledì alle 17.45. GLI AGGIORNAMENTI
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Il Senato dovrà votare la fiducia al nuovo esecutivo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio alle 12 di martedì 5 giugno sarà in Aula a Palazzo Madama dove renderà le dichiarazioni programmatiche. Subito dopo raggiungerà la Camera dei deputati per consegnare il programma. Quindi tornerà alle 14,30 in Senato dove avverrà la discussione e poi il voto di fiducia (I NUMERI). La chiama per la fiducia alla Camera dei deputati inizierà invece mercoledì alle 17.45. "Sarà un giorno importante in cui il Parlaento sarà chiamato a dare la fiducia al #governodelcambiamento" ha commentato Conte su Instagram.
Il voto al Senato
I tempi e gli appuntamenti che scandiranno la giornata sono stati resi noti dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, al termine della conferenza dei capigruppo del Senato. L'esito del voto di fiducia, con la “chiama” dei senatori che potrebbe iniziare attorno alle 19, dovrebbe esserci verso le 20.
Il voto alla Camera
Per quanto riguarda invece il voto di fiducia alla camera dei deputati. mercoledì 6 alle 17,45 inizierà la chiama nominale dei deputati. Martedì alle 13,30 il premier depositerà il discorso con le linee programmatiche. Mercoledì 6, dalle 9 alle 14 si svolgerà la discussione generale. Alle 15,40 ci sarà la replica del premier e le dichiarazioni di voto dei gruppi e alle 17,45 la chiama nominale.
I numeri al Senato
Al Senato, primo vero banco di prova, il nuovo governo può contare - numeri alla mano - su 167 voti certi: 6 in più rispetto alla maggioranza assoluta. Si tratta dei 58 senatori della Lega e dei 109 del Movimento 5 stelle. A questi dovrebbero aggiungersi almeno altri 4 voti, facendo salire la maggioranza a quota 171. Sempre che le dichiarazioni a favore fatte in occasione del giro di consultazioni svolte da Giuseppe Conte - allora premier incaricato - da parte di due ex grillini (Maurizio Buccarella e Carlo Martelli) e due esponenti del Maie (Ricardo Antonio Merlo e Adriano Cario) vengano confermate. Numeri che potrebbero crescere ulteriormente, e arrivare a 174-175 sì, qualora anche il gruppo delle Autonomie a Palazzo Madama - che aveva lasciato aperto un canale con il professore di Diritto - dovesse optare per il voto favorevole alla fiducia (IL SIMULATORE DI MAGGIORANZA).