Di Battista a Mattarella: "Maggioranza c'è, Colle non tema governo"

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A poche dall’arrivo di Conte al Colle, l’esponente M5s ha pubblicato un post in cui ha invitato il presidente della Repubblica ad avere più coraggio. Poi anche il padre, Vittorio, scrive su Fb: "Fai il tuo dovere o sarà presa della Bastiglia". Il Pd: "Animo fascista"

"Il presidente Mattarella per giorni ha insistito sull'urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ebbene, finalmente, una maggioranza si è formata" per "un governo capace di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza. Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno, ma non dovrebbe intimorire chi ha l'onore di rappresentare l'unità nazionale". Queste le parole di Alessandro Di Battista sul suo profilo Facebook. Frasi che innescano diverse polemiche nel giorno in cui Giuseppe Conte (CHI È) è stato ricevuto al Colle. Il racconto della giornata

"Una maggioranza c’è, che piaccia o meno"

Nel suo post, l’esponente M5s sostiene che "il presidente Mattarella ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica ovvero ai cittadini ai quali appartiene la sovranità. Per settimane, in una fase delicatissima dal punto di vista istituzionale, ha ricordato ai partiti politici le loro responsabilità", ora "una maggioranza c'è, una maggioranza che piaccia o non piaccia al presidente Mattarella o al suo più stretto consigliere, rappresenta la maggior parte degli italiani. Sono gli italiani ad avere diritto ad un governo forte, un governo capace di intervenire, se necessario con la dovuta durezza, per ristabilire giustizia sociale". "Il presidente della Repubblica non è un notaio delle forze politiche ma neppure l'avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento. Anche perché si tratterebbe di una causa persa, meglio non difenderla", sottolinea ancora Di Battista. E fa un appello ai militanti: "Invito tutti i cittadini a farsi sentire. Usiamo la Rete, facciamo foto, video. È in gioco il futuro del Paese #VoglioIlGovernoDelCambiamento", conclude.

Il padre di Di Battista a Mattarella: fai il tuo dovere o sarà presa Bastiglia

Al post di Alessandro Di Battista è seguito anche quello di suo padre Vittorio che, sempre su Facebook, ha scritto: "Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature... Poveretto, quanto lo capisco. In più ci si mettono le fianate sul cv di Giuseppe Conte, le perdite in Borsa e la irresistibile ascesa dello spread. Poveretto, quanto lo capisco. Lo capisco e per questo, mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio a costo zero. Vada a rileggere le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa", scrive il padre di Di Battista. E il post in versi - pubblicato quasi in contemporanea con quello del figlio, sempre rivolto al Quirinale - prosegue: "Quando il Popolo di Parigi assaltò e distrusse quel gran palazzone, simbolo della perfidia del potere, rimasero gli enormi cumoli di macerie che, vendute successivamente, arricchirono un mastro di provincia. Ecco, il Quirinale è più di una Bastiglia, ha quadri, arazzi, tappeti e statue, se il popolo incazzato dovesse assaltarlo, altro che mattoni. Arricchirebbe di democrazia questo povero paese e ridarebbe fiato alle finanze stremate".

Pd: "Emerge animo fascista del M5s"

I post di Alessandro e Vittorio Di Battista sono stati successivamente commentati da diversi esponenti politici, in particolare del Pd, che ne hanno criticato i toni: "Davvero una bella famigliola quella di Di Battista. Contemporaneamente padre e figlio attaccano volgarmente il Quirinale e le prerogative del presidente Mattarella con parole che molto hanno a che fare con l'eversione istituzionale, evocando persino violenze e devastazioni. Emerge chiaramente l'anima nera e fascista, come più volte da loro stessi ammesso, di soggetti extraparlamentari organici a M5S", ha detto la senatrice del Pd Monica Cirinnà. "Ho inviato a nome di tutto il gruppo del Pd ad Alessandro Di Battista una copia della Costituzione italiana, con una particolare sottolineatura degli articoli 92 e 95. Durante il suo soggiorno americano, l'esponente del M5S avrà il tempo per riflettere sulle gravissime castronerie che molto spesso sostiene", ha affermato invece il capogruppo Pd Andrea Marcucci.

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