Elezioni Comunali Messina 2018: 7 candidati per la poltrona di sindaco

Politica
La facciata di Palazzo Zanca, sede del Comune a Messina (Ansa)
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Il 10 giugno la città siciliana va alle urne per le amministrative. Nella corsa a Palazzo Zanca, il primo cittadino uscente Renato Accorinti tenterà di ottenere un secondo mandato. Sei gli sfidanti: Sciacca, Saitta, Bramanti, Trischitta, De Luca e Barrile

Domenica 10 giugno i cittadini di Messina sono chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni Comunali. La tornata delle amministrative servirà per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Sono 7 i candidati alla poltrona di primo cittadino nella città siciliana. Il sindaco uscente, Renato Accorinti, tenterà di ottenere un secondo mandato per Palazzo Zanca e dovrà vedersela con altri sei sfidanti: Gaetano Sciacca, Antonio Saitta, Dino Bramanti, Pippo Trischitta, Cateno De Luca e Emilia Barrile.

Quando si vota a Messina?

Il 10 giugno in Sicilia andranno a votare oltre 1,6 milioni di elettori per un totale di 138 comuni, di cui 5 capoluoghi di provincia, tra cui Messina. Qui gli aventi diritto sono circa 200mila. La Regione Sicilia ha deliberato che il primo turno delle elezioni amministrative si svolgerà in un solo giorno e le urne saranno aperte dalle ore 7 alle 23. L’eventuale turno di ballottaggio è fissato a due settimane di distanza, domenica 24 giugno.

Come funziona il voto?

La legge elettorale della Regione Sicilia è cambiata di recente e tra le novità introdotte per le elezioni Comunali c’è la regola che per essere eletto come sindaco al primo turno, un candidato deve raggiungere il 40%, e non più la maggioranza assoluta dei voti. Messina, essendo un Comune con più di 15mila abitanti, dovrà andare al ballottaggio tra i due più votati, se nessuno degli aspiranti primi cittadini in corsa dovesse superare la soglia minima del 40%. Per garantire governabilità, le liste collegate al nuovo sindaco otterranno il 60% dei seggi in Consiglio comunale mentre i restanti posti verranno assegnati alle altre liste in maniera proporzionale. A Messina saranno eletti 36 consiglieri, escluso il sindaco, e saranno ammesse alla ripartizione solo le liste e i gruppi di liste che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi. È utile, infine, ricordare che, a differenza delle elezioni politiche, alle amministrative è possibile esprimere il voto disgiunto.

Chi sono i 7 candidati?

Nei giorni scorsi è stata ultimata la presentazione ufficiale delle candidature per Palazzo Zanca: gli aspiranti sindaci sono 7, le liste 29 e i candidati consiglieri più di 800. Ecco chi sono gli sfidanti che si contendono la poltrona di primo cittadino:

Renato Accorinti

L’attuale sindaco ha deciso di candidarsi per un secondo mandato. Alle sue spalle tre liste civiche (Cambiamo Messina dal basso, Renato Accorinti Sindaco e Percorso comune) e un nutrito seguito di movimenti, tra cui quello contro il ponte sullo Stretto, di cui il primo cittadino è da sempre un grande oppositore. Accorinti ha presentato un programma in 13 punti basato sulla “continuità” per poter proseguire quanto fatto finora.

Gaetano Sciacca

Il M5s si presenta con un’unica lista intorno al nome di Sciacca, ex capo del Genio Civile e dirigente dell'ispettorato del lavoro. Alle recenti elezioni politiche il M5s ha trionfato a Messina prendendo il 45% dei voti e ora il Movimento spera di replicare conquistando il municipio. Per stilare il programma sono stati istituiti gli iDay, giornate apposite in cui sono stati ascoltati i messinesi e le loro richieste. Tra i punti forti anche il sisma-bonus e l’eco-bonus per rilanciare l’edilizia. Ma anche la riqualificazione urbana e la valorizzazione del paesaggio.

Placido (Dino) Bramanti

Nella coalizione di centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e diversi movimenti civici) hanno trovato convergenza sulla figura del neurologo Placido Bramanti, noto Dino, ex direttore del Centro Neurolesi a Messina. Il professore, indicato e designato dal governatore siciliano Nello Musumeci, può contare sull’appoggio di 10 liste: dopo alcuni giorni di indecisione anche "Noi Con Salvini” ha garantito il proprio supporto. Per il suo programma, Bramanti ha anche lanciato il “Forum Giovani”, un tavolo tecnico per elaborare proposte per la città.

Giuseppe (Pippo) Trischitta

Dalla coalizione di centrodestra è invece fuoriuscito l’ex capogruppo comunale di Forza Italia che ha deciso di correre in proprio appoggiato dal suo movimento "Messina splendida” e da una seconda lista (Noi per Messina). Il suo programma si basa soprattutto su sviluppo e lavoro, nuove assunzioni e maggiore capacità di intercettare finanziamenti europei.

Cateno De Luca

Sempre in area centrodestra corre in solitaria il deputato regionale Cateno De Luca che è appoggiato dal suo movimento Sicilia Vera. Sono 6 le liste che lo sostengono (Messina Nord, Messina Sud, Messina Centro, Giovani per De Luca, La svolta per Messina, De Luca Sindaco). Nel suo programma ha annunciato che rivoluzionerà la raccolta differenziata e che intende chiudere tutte le società partecipate comunali. All’inizio della campagna elettorale ha anche lanciato l’idea di realizzare un casinò a Palazzo Zanca, spostando così la sede del Municipio.

Emilia Barrile

L’unica donna in corsa per la poltrona di sindaco è la presidente uscente del Consiglio comunale. Anche lei proviene da Forza Italia e si presenta con la sua lista “Leali - Progetto per Messina”. Il suo programma punta forte su risanamento, sviluppo del commercio, cura del verde, digitalizzazione.

Antonio Saitta

Il centrosinistra va invece in controtendenza rispetto alle dinamiche nazionali e si presenta unito intorno al nome di Antonio Saitta, che non ha avuto bisogno di primarie per ottenere la leadership. Sei liste sono al suo fianco (Antonio Saitta sindaco, Partito democratico, Sicilia Futura, Articolo uno, Impegno civico, LiberaMe) oltre all’appoggio di LeU. Tra i principali punti del programma spiccano l’attenzione per giovani, sviluppo del turismo, lavoro, sostegno ai commercianti e tutela dell’ambiente con l’implementazione della raccolta differenziata. 

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