Matteo Renzi: "Il candidato premier del Pd sarà Gentiloni"

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Si lavora a un armistizio nel Pd alla luce di possibili urne imminenti. L'Assemblea nazionale è convocata per il 19 maggio. Novità è il lancio di Paolo Gentiloni come leader in caso di urne da parte dell'ex segretario dem

Nell'ipotesi di nuove elezioni in tempi brevi il possibile candidato premier del Pd sarebbe Paolo Gentiloni. A lanciarlo è Matteo Renzi. "Tendenzialmente sarà Gentiloni, specie se si voterà presto. Naturalmente non voglio tirarlo per la giacchetta", ha detto l'ex segretario dem intervenendo in una trasmissione tv. (LO SPECIALE)

Urne spingono Pd ad "armistizio"

Si lavora a un armistizio nel Pd, alla luce di possibili urne imminenti: al termine di una riunione al Nazareno in cui c'erano i leader di tutte le componenti Dem, è emersa l'idea di un patto incentrato sull'elezione di Maurizio Martina a segretario da parte dell'Assemblea nazionale, convocata il 19 maggio, con l'impegno a presentare liste con sole poche variazioni rispetto a quelle del 4 marzo. Questa la proposta dei renziani, ed è su cosa consistano quelle "poche variazioni" che l'accordo può tenere o saltare. L'altra novità è il lancio di Paolo Gentiloni come leader in caso di urne da parte di Matteo Renzi. I Dem avrebbero bisogno di una legislatura che duri almeno un anno per tenere il congresso, al quale Renzi ha annunciato di non volersi presentare come segretario. Il voto a luglio blocca questo passaggio e una competizione elettorale non può essere affrontata con uno scontro interno, con una elezione non unitaria del segretario che spaccherebbe l'Assemblea: di qui l'idea di una armistizio, per rinviare a dopo il voto l'apertura della fase congressuale.

Le stoccate a Di Maio e Salvini

Renzi non risparmia stoccate a Di Maio e Salvini, paragonati ai due protagonisti di 9 settimane e mezzo: "È una soap opera", afferma, "ma siccome hanno fatto promesse impossibili ora scappano a gambe levate dal governo". Renzi esorta il Pd a "smetterla di litigare" e pensare alla campagna elettorale, anche se "senza una legge con il ballottaggio" il Paese non potrà mai avere "un governo chiaro", sostiene. Definisce la campagna elettorale in estate "allucinante", e ringrazia la serietà di Mattarella (LE PROPOSTE DEL PRESIDENTE).

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