Consultazioni, Berlusconi annuncia: “Centrodestra si presenterà unito”

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Il leader di Forza Italia accoglie l’invito del capo della Lega e spiega che si presenterà ai prossimi colloqui con Mattarella insieme a Salvini e Meloni. Ancora tensioni tra Pd e M5S. Martina e Delrio ribadiscono il no a un accordo di governo: “Confronto impossibile”

In attesa della ripresa delle consultazioni, la prossima settimana al cospetto di Sergio Mattarella, i partiti cercano di trovare un accordo per la formazione del nuovo governo. Mentre tra Pd e M5S continuano le tensioni, nel centrodestra sembra essere tornata l’armonia. Tanto che, per i prossimi colloqui con il capo dello Stato, la coalizione salirà al Colle unita (COSA SONO E COME FUNZIONANO LE CONSULTAZIONI).

Berlusconi: “Centrodestra unito”

“Alle prossime consultazioni il centrodestra si presenterà unito con Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi”, ha annunciato in una nota il leader di Forza Italia. Che ha accolto, così, l’invito del capo della Lega ad andare al Quirinale con una delegazione unica. Salvini, in mattinata, aveva anche aggiunto: “L'unico governo possibile è quello del centrodestra insieme con il M5S”.

Martina: “Impossibile confronto con M5S”

Nessuna apertura ai 5 Stelle, invece, da parte del Pd. Anzi, il segretario reggente Maurizio Martina ha ribadito: “Leggo che il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle ritiene il Pd ‘responsabile del fallimento delle politiche di questi anni’. È chiaro che queste parole dimostrano l'impossibilità di un confronto con noi. Finiscano con i tatticismi esasperati, con la logica ambigua dei due forni come se non contassero nulla i programmi e la coerenza ideale, e dicano chiaro se sono in grado di assumersi una qualche responsabilità verso il Paese”. Il riferimento di Martina è alle parole di Danilo Toninelli. “Il Pd ha la responsabilità del fallimento delle politiche degli ultimi cinque anni e di aver approvato una legge elettorale che ha portato a questo stato di caos”, aveva detto l’esponente pentastellato in una trasmissione tv. Poi aveva chiesto ai dem “un atto di responsabilità”. Dopo la replica di Martina, Toninelli ha ribattuto: “Il Pd non strumentalizzi il senso delle mie parole e non cerchi pretesti. Abbiamo idee differenti ed è evidente che la nostra visione critica sull'operato del governo del Pd in questi anni resta”, ma “per il bene del Paese il M5S chiede sinceramente al Pd di metterci intorno a un tavolo. Ci sono tanti punti che ci dividono, ma il nostro sforzo deve essere quello di trovare punti di unione”. Il no al M5S per un accordo di governo è stato motivato anche da Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera: “Non è un problema personale, la questione è che bisogna essere seri, non siamo minoranza per capriccio e oltretutto abbiamo idee diverse rispetto ai 5 Stelle su temi sostanziali sottoposti al giudizio degli elettori”.

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