Elezioni 2018, dalla grammatica ai manifesti: le gaffe dei politici

Politica

Domenico Motisi

Da in alto a sinistra: Francesca Barra, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio (fotogramma)
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La frase in latino sbagliata di Berlusconi, il congiuntivo di Di Maio, lo slogan per "gli italiani" ma con modelli stranieri di Salvini, i messaggi social da matita rossa di Barra e Ricci: ecco alcuni errori che hanno segnato la campagna elettorale. SPECIALE ELEZIONI

Gaffe e errori fanno parte di ogni campagna elettorale. L’election day del 4 marzo (LO SPECIALE) si avvicina e anche in questa tornata molti politici sono incappati in refusi, citazioni sbagliate, scivoloni comunicativi. Esponenti navigati o candidati alla prima esperienza, non fa differenza: le gaffe sono state bipartisan. Dalla citazione latina sbagliata da Silvio Berlusconi al congiuntivo errato di Luigi Di Maio, passando per i manifesti e le foto di Matteo Salvini, Francesca Barra e Matteo Ricci. Ecco le curiosità e gli strafalcioni più recenti nella corsa al voto.

La gaffe sul latino di Berlusconi

L’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è scivolato sul latino. Lo scorso 14 febbraio al leader di Forza Italia è stato chiesto di indicare il nome del candidato premier per il suo partito. Alla domanda Berlusconi ha risposto così: "Sarà assolutamente un uomo. Non posso dire ancora il nome, perché ho un patto d’onore con il candidato de cuius". Tuttavia, l’espressione usata dall’ex presidente del Milan risulta fuori contesto in quanto "de cuius" è una ellissi della locuzione latina "is de cuius hereditate agitur" che, tradotta letteralmente, vuol dire "colui della cui eredità si tratta" e dunque indica la persona defunta che ha lasciato un'eredità.

La gaffe sul congiuntivo di Di Maio

Altro errore di un big della politica italiana è quello su cui è incappato Luigi Di Maio. Il candidato premier del M5s, lo scorso 10 gennaio durante una trasmissione televisiva in Liguria, è stato incalzato dal conduttore che gli chiedeva quale fosse la posizione del M5s sull’euro. L'esponente pentastellato ha risposto: "Io da sempre ho sempre detto che, il Movimento ha sempre detto che noi volessimo fare un referendum sull'euro".

Il manifesto di Salvini

In alcuni manifesti elettorali di Matteo Salvini appare lo slogan "Prima gli italiani". Tuttavia, secondo quanto rivelato da Matteo Lenardon, blogger e giornalista di The Vision, i modelli nelle foto di agenzia sono tutt’altro che italiani. I protagonisti raffigurati sarebbero modelli e modelle, tutti biondi e con occhi azzurri, cechi e slovacchi.

La foto elettorale di Francesca Barra

Stando a quanto scritto da lei stessa su Facebook, non si tratta di una sua gaffe ma di un errore del grafico. Però il volto e il nome su quella foto social a scopo elettorale (con tanto di svista) sono proprio dell’esponente Pd Francesca Barra. Nell’immagine in questione, apparsa sui profili social della politica, si legge la scritta "Un opportunità" al posto di "Un’opportunità". Tuttavia, la candidata alla Camera nel collegio uninominale Basilicata 2 si è subito difesa con un post: "La svista non è mia. Io stavo lavorando ma ho subito fatto correggere".

"Rimbocchiamoci le mani"

Altro errore macroscopico su una foto social a scopo elettorale è quello apparso nella pagina Facebook "Matteo Renzi News" con il volto di Matteo Ricci, ex presidente della provincia di Pesaro e Urbino e attuale sindaco di Pesaro. Nell’immagine, resa pubblica a fine gennaio, c’è uno slogan che recita: "Una squadra di candidati competenti. Adesso #avanti fino alla vittoria. Rimbocchiamoci le mani". L’errore, però, si riscontrava solo nel manifesto, visto che nel post che accompagnava la foto era stato correttamente scritto "rimbocchiamoci le maniche".

 

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