Elezioni 2018, M5S: i bonifici sono online. Voto utile, scontro Pd-LeU

Politica

Le quote non restituite agitano il Movimento. Di Maio: i pagamenti risultano sul nostro sito. Nel centrosinistra spaccato duello Renzi-Grasso. Ex premier: “Chi vota il partito di D'Alema avvicina Salvini al governo”. Replica: “Ha paura. Chi lo vota, vota larghe intese”

Mentre continua la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 4 marzo (LO SPECIALE), sia il M5S sia il centrosinistra devono fare i conti con grane interne. Ad agitare il Movimento è la vicenda dei rimborsi non versati da alcuni parlamentari pentastellati. Tra gli avversari, invece, tiene banco la polemica tra il Pd di Matteo Renzi e Liberi e Uguali di Pietro Grasso: lo scontro, questa volta, è su voto utile, programmi e larghe intese.

Di Maio alle prese coi rimborsi: risultano sul nostro sito

Partiamo dai 5 Stelle. Luigi Di Maio, candidato premier, ha ribadito la linea dura contro chi ha sbagliato, a partire dagli uscenti e candidati in posizioni “sicure” Andrea Cecconi e Carlo Martelli. I due deputati – e candidati di spicco nel nuovo Parlamento - sono finiti nell’occhio del ciclone per la vicenda della mancata restituzione della quota del loro stipendio e dei rimborsi non spesi, come vuole una delle regole auree del Movimento. Saranno i probiviri a decidere se saranno espulsi, ma Di Maio ha detto più volte: “Mi hanno molto deluso. Io sono dell'idea che chi fa queste cose debba andare fuori dal M5S”. Sempre sui rimborsi, il candidato premier ha risposto: “Ieri abbiamo fatto le verifiche e quello che è venuto fuori è solo un problema di contabilità del Mise e del Mef. Sostanzialmente gli ultimi bonifici che stiamo facendo in questi giorni, non per correre ai ripari ma perché stanno scadendo le ultime rendicontazioni, non sono stati ancora accreditati sul conto, ma risultano sul nostro sito internet".

Scontro Pd-LeU

Anche nel centrosinistra spaccato non mancano le polemiche. Voto utile, programmi, larghe intese sono il terreno di scontro. “Chi vota il partito di D'Alema avvicina Salvini al governo di questo Paese. Se pensate che la destra sia il pericolo non si dà un voto di testimonianza”, ha attaccato il segretario del Pd Matteo Renzi. Non si è fatta attendere la replica del leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso: “Renzi usa il solito ritornello perché ha paura. Chi lo vota, vota le larghe intese”. Su un ipotetico esecutivo con la partecipazione di LeU, poi, ha frenato: “Siamo aperti al dialogo ma con chi condivide i valori della sinistra”. Renzi, invece, ha ribadito l’obiettivo del Pd: “Essere il primo partito e il primo gruppo parlamentare”. Obiettivo che, per l'ex premier, è a portata di mano se “il partito si scrolla di dosso la paura”.

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