Di Maio assicura: Grillo “grande risorsa”, resta “garante” del M5S

Politica

Il candidato premier risponde alle indiscrezioni secondo cui il leader sarebbe pronto al ritiro: “Qualcuno spera si faccia da parte, ma sarà con noi in questa campagna elettorale e anche dopo”. “Il Movimento è sempre quello di Beppe e Gianroberto”, ribadisce

Il ruolo di Beppe Grillo nel Movimento 5 stelle resta quello di “garante”: il fondatore è una “grande risorsa” e “sarà con noi in questa campagna elettorale e anche dopo”. A ribadirlo, durante la sua giornata elettorale piemontese, è stato il candidato premier del M5S Luigi di Maio. Una precisazione arrivata dopo le indiscrezioni di questi giorni su un presunto allontanamento di Grillo dal Movimento e su un suo possibile ritiro.

Le voci di addio e la smentita di Di Maio

Il comico, che ha fondato il M5S insieme a Gianroberto Casaleggio circa 8 anni fa, tace da due settimane. L'ultimo intervento pubblico risale al 31 dicembre, quando ha preannunciato la separazione del suo blog da quello dei pentastellati. Da allora, Grillo non ha mai accompagnato il candidato premier nelle sue sortite elettorali. Il presunto allontanamento dal Movimento, secondo ipotesi di stampa, sarebbe dovuto a divergenze con Davide Casaleggio, il figlio ed erede del cofondatore che affianca Grillo dalla scomparsa di Gianroberto nell'aprile 2016. A cercare di smorzare le voci di addio, quindi, è intervenuto Di Maio. “Qualcuno spera che Beppe Grillo si faccia da parte ma il Movimento non cambia, Grillo è una grande forza e risorsa, la più grande che abbiamo. Sarà con noi in questa campagna elettorale e anche dopo. E resta il garante del Movimento anche nel nuovo Statuto, che tutti potete leggere”, ha detto. E ha aggiunto: “Il Movimento è sempre quello di Beppe e Gianroberto, anche se Gianroberto non è più qui con noi. Nessuno speri che tradisca i suoi valori originali”.

“Procedura interna” per caso consigliera Torino

Durante la sua mattinata torinese, Di Maio ha anche condannato come “fatto gravissimo” il caso della consigliera comunale del Movimento, Deborah Montalbano, che proprio a Torino ha utilizzato l'auto di servizio per andare a prendere la figlia a scuola. “Avvieremo una procedura interna al Movimento. Mi aspetto un'azione della consigliera”, ha spiegato. Montalbano, dopo essersi scusata, si è autosospesa da presidente della IV Commissione del Comune.

“Spero di potervi aiutare soprattutto dopo il 4 marzo”

Poi il candidato premier è andato a fare visita ai 500 lavoratori della società Embraco di Riva di Chieri, che producono compressori per frigoriferi per la Whirpool e che il gruppo ha annunciato di voler licenziare. “Spero di potervi aiutare adesso – ha detto loro – ma soprattutto dopo il 4 marzo”. Infatti, ha aggiunto, “chi sta ora al Mise e al ministero del Lavoro non ci sarà più fra 50 giorni. Questa è l'unica certezza. Questi se ne andranno a casa”. Poi Di Maio ha assistito alla consegna di un assegno simbolico di oltre 100mila euro - soldi ricavati dai tagli agli stipendi dei consiglieri regionali del Piemonte - ai volontari che combattono gli incendi. “Mentre Renzi chiama De Benedetti per fargli guadagnare 600mila euro con la banca della Boschi, noi i soldi li restituiamo ai cittadini e ai servizi essenziali del Paese”, ha detto (anche su Facebook). “In questi anni – ha aggiunto – con il taglio di indennità e privilegi abbiamo restituito in tutta Italia quasi 100 milioni di euro, che abbiamo destinato a edilizia scolastica, imprese e territorio”. "Siamo convinti – ha concluso – di poter cambiare il modo di far politica prima che la politica cambi noi”.

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