Minniti al Pd: “Approvare in questa legislatura lo ius soli”

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Il ministro dell’Interno alla conferenza programmatica del Partito democratico. “Non è una legge sull'immigrazione ma sull'integrazione. Dobbiamo prendere l’impegno solenne di approvarla”. E ancora: “Un grande partito si batte, decide, convince: non rinunciamo”

“Dobbiamo prendere l'impegno solenne di approvare in questa legislatura lo ius soli. Non è una legge sull'immigrazione ma sull'integrazione, sono due cose radicalmente diverse”. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha lanciato quest’appello dal palco del museo di Pietrarsa, a Portici, dov'è in corso la conferenza programmatica del Pd.

“Noi non rinunceremo”

“Il cuore della questione – ha aggiunto Minniti – è come un grande partito affronta una grande questione di principio. Lo Ius soli è una legge di principio. Un grande partito, sulle leggi di principio, si batte, decide, convince. L'unica cosa che non fa è rinunciare: noi non rinunceremo”. Secondo il ministro, su questa legge si gioca anche “la credibilità per una nuova fase nelle politiche dell'immigrazione” e sul tema il Pd “deve cercare di convincere chi non la pensa come noi”.

“Stroncare i traffici legali di esseri umani”

Sull’immigrazione, Minniti ha spiegato: “È necessario togliere le chiavi della democrazia europea dalle mani di trafficanti di essere umani”. A suo giudizio i governi europei sono ricattati “da chi decide domani di far partire o non far partire i barconi, sulla pelle della gente”. Per Minniti bisogna concentrarsi “sull'idea che dobbiamo stroncare i traffici legali di esseri umani, precondizione per affrontare la questione dell'immigrazione non come emergenza, ma creando invece stabili corridoi umanitari per chi ha diritto alla protezione internazionale”. Il ministro ha ricordato che gli arrivi in Italia sono diminuiti del 30 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e che ci sono stati 8.500 rimpatri volontari assistiti.

“Sfida è lavorare insieme oltre i confini del Pd”

A proposito del futuro del Pd, poi, il ministro dell’Interno ha aggiunto: “Quello che abbiamo fatto al governo non l'abbiamo fatto da soli. La sfida è lavorare insieme oltre i confini del Pd, per costruire una grande alleanza, governare l'Italia, battere la destra e sconfiggere definitivamente i populismi”. Serve vocazione “non minoritaria”, ha aggiunto. E ancora: “Se ci si ritira o ci si mette di lato rispetto alla sfida di governo, la sinistra perde se stessa”. “La credibilità – ha concluso Minniti – è merce rara: noi abbiamo credibilità, che deriva da quello che abbiamo fatto in questi anni, che non dobbiamo sciupare. Per noi parlano i fatti. Ci presentiamo all'appuntamento elettorale riportando agli italiani un Paese migliore di come l'abbiamo trovato”.

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