Regionarie M5S Lazio, vince Roberta Lombardi. Ed è tregua con Raggi

Politica
L'abbraccio tra Roberta Lombardi e Virginia Raggi davanti a Beppe Grillo (LaPresse)

La deputata s'impone nelle consultazioni interne al movimento e sfiderà Zingaretti il prossimo anno. Alla proclamazione c'è anche Grillo: "Rispetto alle origini, abbiamo perso un po' forza". E aggiunge: "Lottiamo contro gente dopata" 

Roberta Lombardi conquista le Regionarie M5S per il Lazio. Tra i nomi più conosciuti dell'universo pentastellato, Lombardi correrà l'anno prossimo per togliere lo scettro di governatore a Nicola Zingaretti. E alla sua proclamazione, avvenuta a Marino (Roma), è presente anche Beppe Grillo. Così viene siglata una tregua, dopo i mesi di gelo, tra la deputata Roberta Lombardi e la sindaca Virginia Raggi, soprattutto dopo i veleni emersi nel corso delle primarie online.

Battuto Barillari e l'abbraccio con Virginia Raggi

Lombardi, su 6511 partecipanti, conquista 2952 preferenze, tallonata da Davide Barillari a 2605 voti. Terza Valentina Corrado con 964 voti. Numeri, questi, che sebbene dal Campidoglio si neghi, alimentano la veridicità dei rumors secondo i quali Raggi avrebbe dato la propria indicazione per il consigliere regionale Barillari. Ma la vittoria di Lombardi, sul palco, determina anche una tregua interna, plasticamente raffigurata dall'abbraccio tra la deputata ortodossa e la sindaca di Roma. "Siamo una squadra", sentenzia Lombardi laddove Raggi assicura il proprio sostegno per la sua campagna.

Grillo: lottiamo contro gente dopata

A proclamare Roberta Lombardi c'è Davide Casaleggio in persona mentre Grillo fa un monologo tutto ironico in cui si scusa con Dario Fo e i famigliari per il suo forfait a Torino e quasi avverte i giovani che stanno prendendo le redini del Movimento: "Rispetto alle origini abbiamo perso un po' forza, la seconda generazione ha vissuto un po' sulla prima". Su Raggi, però, il sostegno di Grillo è fermo: "Roma ha una sindachina minuta ma potente. Ma gestire una città come Roma... è una città che è sette volte Milano, con una densità rara, noi stiamo combattendo con della gente dopata e noi non ci dopiamo, ma chi se ne frega, noi andremo verso il nostro obiettivo e vinceremo e allora se vinci da non dopati la vittoria è doppia".

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