Renzi apre alle coalizioni: i nostri avversari non sono gli ex Dem

Politica
Matteo Renzi lascia la sede del partito al termine della Direzione del Pd

Riunione al Nazareno. Il segretario lascia aperto il canale del dialogo con Pisapia e la sinistra “a sinistra del Pd”.  La legge elettorale il tema principale: “Rosatellum ha elementi di forza sul Consultellum”. Sugli altri schieramenti: “Sono più in difficoltà di noi”

Legge elettorale, futuro, avversari. Si è riunita nella sede di largo del Nazareno, a Roma, la direzione nazionale del Partito democratico. Tanti gli argomenti affrontati dal segretario Matteo Renzi nel suo intervento. “Su sicurezza e lavoro dobbiamo fare una grande battaglia culturale contro i nostri avversari, che non sono quelli che se ne sono andati via di qui”, ha sottolineato il leader del Pd. Rimane aperto, dunque, il canale del dialogo con Giuliano Pisapia e con la sinistra “a sinistra del Pd”.

Sì al Rosatellum 2.0

Anche la legge elettorale, ha spiegato Renzi, “chiama alla creazione della coalizione: il Pd resta baricentro, ma con il Rosatellum serve una coalizione più ampia”. Proprio alla legge elettorale il segretario Dem ha dedicato la parte principale del suo discorso, pur dicendo di non andare “pazzo” per il tema. Il partito, ha spiegato Renzi, sta facendo un ultimo tentativo. L’ex premier ha chiesto “uno sforzo ulteriore” per la legge elettorale che serve all'Italia. O Rosatellum o il Consultellum, “tertium non datur”, ha aggiunto. Anche se il Rosatellum, per Renzi, “ha elementi di forza sul Consultellum”. La direzione del partito, a cui era presente anche il premier Paolo Gentiloni, si è conclusa con un voto all'unanimità alla relazione di Renzi e con il mandato ad andare avanti sul Rosatellum 2.0

“Finiamo legislatura con solida maggioranza”

A proposito di Gentiloni, Renzi non ha risparmiato complimenti al governo. “Finiamo la legislatura con l'approvazione del Def e una solida maggioranza”, ha detto. E ancora: “Mentre tutta la sinistra europea è in crisi, i risultati del governo stanno arrivando, le forze populiste stanno perdendo smalto”. Uno sguardo, poi, al futuro prossimo: “Andiamo in campagna elettorale con grinta e coraggio, a testa alta. I risultati ottenuti sono il trampolino per il futuro. Il momento è semplice: o il Pd blocca il populismo o il populismo vince solo in Italia”.

“Superare le divisioni e le discussioni tra noi”

Renzi ha anche lanciato un appello ai dirigenti Dem: “Non alimentate polemiche. Lavoriamo per riportare il Pd al governo”. È il tempo della “forza tranquilla”, ha aggiunto chiamando tutti alla “responsabilità”. Poi ha spronato i suoi a “fare squadra” e a “superare le divisioni e le discussioni tra noi”. “Sono il primo a farmi carico di questo”, ha detto, perché “chi non gioca con la squadra fa fare goal agli avversari”.

“Gli altri sono più in difficoltà di noi”

E parlando di avversari, Renzi ha dichiarato: “Gli altri sono più in difficoltà di noi”. “Il M5s è in calo da dopo le amministrative”, ha osservato. Poi ha citato le critiche di Giorgia Meloni ai referendum di Lombardia e Veneto e Silvio Berlusconi che “riesce ad essere il lunedì alfiere dell'Europa, il martedì alfiere del populismo”. E nell’elenco ha aggiunto Matteo Salvini: “Guardatelo su Instagram: pubblica roba da mangiare”.

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