Ius soli, Delrio: “Rinvio è atto di paura”. Tensione nel Pd

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Foto d'archivio, Getty Images

Il ministro dei Trasporti in un’intervista a Tv2000: “Non dobbiamo farci dominare dalla paura, nessun male può venire dal riconoscere diritti”. Nazareno: la posizione del partito in sintonia con il governo

Il rinvio della legge sullo ius soli al Senato è "un atto di paura grave". Graziano Delrio rompe il fronte della maggioranza, incalza sulla legge sulla cittadinanza e tocca un nervo scoperto nel Pd. Con parole che fanno irritare non poco i senatori Dem e chi, nel governo, si sta adoperando per costruire una difficile maggioranza, superando le resistenze di Ap, il partito di Angelino Alfano. Tanto che interviene Matteo Renzi, con una nota del Nazareno, per precisare che "la posizione del Pd e' in piena sintonia" con quella del premier Paolo Gentiloni.

Delrio: “Nessun male nel riconoscere diritti”

Dopo aver espresso il suo "rammarico", Delrio torna a incalzare sullo ius soli in un'intervista all'emittente Tv2000. "Non dobbiamo farci dominare dalla paura, nessun male ci può venire dal riconoscere i diritti di ragazzi che sono già italiani", dice il ministro. Delrio aggiunge che a dare "speranza" è il lavoro che sta facendo Luigi Zanda per "costruire le condizioni per i voti in Senato". Ma le sue parole irritano non poco i senatori Dem. Portare il testo, osteggiato dalle destre, "in Aula in questi giorni avrebbe significato affossarlo perché non c'erano i numeri", scrivono in una nota i senatori renziani Andrea Marcucci e Franco Mirabelli.

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