Vivendi-Tim, istruttoria del governo. Nuova tensione Italia-Francia

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Il ministro Calenda ha chiesto a Palazzo Chigi di verificare se siano stati violati gli obblighi di notifica previsti dal decreto sul golden power per il controllo francese in Telecom Italia. Dopo la vicenda Fincantieri si apre un altro braccio di ferro con Parigi

Il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ha chiesto a Palazzo Chigi di aprire un’istruttoria per verificare se la francese Vivendi abbia violato gli obblighi di notifica previsti dal decreto sul golden power in merito al controllo assunto in Telecom Italia. Dopo la vicenda Fincantieri-Stx si apre un nuovo possibile scontro tra Francia e Italia.

Governo avvia istruttoria su golden power

La Presidenza del Consiglio ha comunicato di aver ricevuto una nota, datata 31 luglio, nella quale il ministro dello Sviluppo Economico “ha sollecitato una pronta istruttoria da parte del gruppo di coordinamento all'interno della Presidenza del Consiglio per di valutare la sussistenza di obblighi di notifica e, più in generale, l'esercizio di poteri speciali sugli assetti societari di Tim Spa”.

I termini dell’istruttoria

L'istruttoria valuterà anche l'applicazione del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, che disciplina i poteri speciali del governo sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni (le cosiddette “golden power”). Il riferimento è al comunicato del cda Tim di fine luglio con il quale il gruppo telefonico aveva di fatto ufficializzato il controllo da parte della francese Vivendi.

Il decreto sul golden power

Il decreto sul golden power non prevede il diritto di veto da parte del governo per le acquisizioni da parte di società europee ma, qualora fosse acclarata la violazione dell’obbligo di notifica, la comminazione di sanzioni.

Calenda: su golden power facciamo ciò che va fatto 

Nel pomeriggio lo stesso Calenda, riferendo in Parlamento sulla vicenda Fincantieri-Stx France, aveva invocato un uso "intransigente" delle norme sul golden power. "Facciamo quello che il governo deve fare, cioè applicare le regole che esistono. Alla domanda se si punta a una sanzione, Calenda ha risposto "vediamo cosa dice il Comitato". E comunque, ha chiarito "questa cosa non ha nulla a che fare con la questione Fincantieri”.

Il caso Fincantieri

Dopo l’incontro a Roma di ieri, in cui i ministri Padoan, Calenda e Le Maire non sono arrivati ad un accordo sulla vicenda Fincantieri, oggi il ministro allo Sviluppo economico ha ribadito che l’Italia "manterrà, durante questo periodo di ulteriore negoziato, la linea di fermezza che ha sin qui seguito. Riteniamo che esistano tutte le condizioni per trovare un accordo”. Calenda ha aggiunto che il governo italiano “difende la competitività non la sovranità” e ha promesso che saranno usate “con intransigenza le norme sulla golden share”.

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