Governo: si dimette il ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa

Politica
Il ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa
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"Faccio un passo indietro perché le convinzioni vengono prima delle posizioni" scrive in una lettera al premier Gentiloni. In cui rivendica il dissenso espresso su temi come lo Ius soli e la riforma del processo penale. Alfano: "Dimissioni inevitabili e tardive"

Dopo che nei giorni scorsi aveva minacciato di lasciare il governo per protestare contro il provvedimento sullo Ius soli, oggi il ministro degli Affari Regionali Enrico Costa, di Alternativa Popolare, ha annunciato le sue dimissioni. Il presidente del Consiglio Gentiloni, secondo fonti di Palazzo Chigi, assume l'interim degli Affari regionali.

La lettera a Gentiloni

Il ministro ha comunicato la sua decisione di lasciare l'esecutivo con una lettera al premier. "Caro Presidente - scrive Costa a Gentiloni - ho manifestato nei giorni scorsi la convinzione che sia il momento di lavorare ad un programma politico di ampio respiro che riunisca quelle forze liberali che per decenni hanno incarnato aspirazioni, ideali, valori, interessi di milioni di italiani che hanno sempre respinto soluzioni estremistiche e demagogiche. Sono opinioni politiche del tutto naturali, per chi ha una storia politica come la mia”.

Il dissenso su Ius soli e processo penale

"In questi mesi ho anche espresso il dissenso su alcuni provvedimenti (Ius soli, processo penale), motivando dettagliatamente le mie posizioni. C'è chi ha ritenuto queste opinioni fonte di pregiudizio per il Governo, ma anche chi le ha apprezzate perché hanno portato una interessante dialettica". "Tu, caro Presidente - prosegue Costa - hai sempre rispettato le mie idee. Non mi hai mai imposto il paraocchi e non mi hai chiesto di rinunciare alle mie convinzioni. Lo apprezzo moltissimo. Ma non posso far finta di non vedere la schiera di coloro che scorgono un conflitto tra il mio ruolo ed il mio pensiero. E siccome non voglio creare problemi al Governo rinuncio al ruolo e mi tengo il pensiero. Ho avuto un'occasione unica ed ho fatto un'esperienza bellissima, sempre con il massimo impegno. Ora faccio un passo indietro, perchè le convinzioni vengono prima delle posizioni”.

A chi mi consiglia di mantenere comodamente il ruolo di Governo, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte, rispondo che non voglio equivoci, ne' ambiguità. Allungherò la lista, peraltro cortissima, di Ministri che si sono dimessi spontaneamente. Rassegno, pertanto, con la presente - conclude Costa - le mie dimissioni dall'incarico di Ministro per gli Affari Regionali. Un caro saluto ed un augurio di buon lavoro a te ed a tutti i membri del Governo". 

Alfano: "Dimissioni inevitabili e tardive"

Definisce "inevitabili e tardive" le dimissioni di Costa il ministro degli Esteri e leader di Ap Angelino Alfano. "Credevo lo facesse già un paio di giorni fa. Lo diciamo da tempo: noi vogliamo costruire un'area autonoma, una forza indipendente da destra e da sinistra".  Noi, aggiunge, "abbiamo idee, forza e coraggio per fare qualcosa di grande. Comprendiamo che chi non ce la fa, faccia scelte diverse, ma noi andiamo avanti per la nostra strada senza metterci in fila da nessuna parte".

Salvini: "Elezioni subito"

Interviene sul caso anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini. "Il governo perde voti, idee e pezzi" scrive su Twitter l'esponente leghista, che chiede "elezioni subito". 

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Ministro <a href="https://twitter.com/hashtag/Costa?src=hash">#Costa</a>, a differenza del POLTRONARO ALFANO, si è dimesso.<br>Governo perde voti, perde idee e perde pezzi.<a href="https://twitter.com/hashtag/ELEZIONISUBITO?src=hash">#ELEZIONISUBITO</a> e si cambia</p>&mdash; Matteo Salvini (@matteosalvinimi) <a href="https://twitter.com/matteosalvinimi/status/887656130926784512">19 luglio 2017</a></blockquote>
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