Elezioni Comunali 2017 Verona: no accordo tra centrodestra e sinistra

Politica
Federico Sboarina e Patrizia Bisinella (facebook)
Sboarina-Bisinella

L'ex candidato Michele Bertucco annuncia che non voterà il prossimo 25 giugno, mentre il governatore Luca Zaia conferma l'appoggio al candidato Federico Sboarina. LO SPECIALE  

A Verona il centrodestra e la sinistra non si uniranno al ballottaggio. Lo ha annunciato, a dieci giorni dal voto, l'ex candidato Michele Bertucco, in corsa al primo turno con “Sinistra - In Comune”, che ha allontanato ogni ipotesi di appoggio al candidato del centrodestra Federico Sboarina in vista del secondo e decisivo voto del prossimo 25 giugno. La sfida, nella città scaligera, sarà fra Sboarina e Patrizia Bisinella, candidata di “Fare” e moglie di Flavio Tosi.

“Nessun accordo con Sboarina”

Nella tornata elettorale dello scorso 11 giugno, Bertucco, ex Pd uscito dal partito dopo la vittoria del “no” al referendum costituzionale, aveva raccolto 5.287 voti, pari al 4,6% delle preferenze. Da allora in molti avevano ipotizzato il suo avvicinamento a Sboarina: un caso nato dopo la pubblicazione di alcune foto che avevano immortalato Bertucco a pranzo con lo staff del candidato di Forza Italia. Il dubbio è stato reso ancor più solido dall'ipotesi che Bertucco possa entrare in consiglio comunale, grazie al meccanismo dei resti previsto dal sistema elettorale, solo in caso di vittoria di Sboarina. Oggi la smentita dell'ex Pd che ha smontato i presunti accordi. “Lo dico chiaro e tondo una volta di più: la coalizione di centrodestra che fa capo all'ex assessore della prima giunta Tosi, Federico Sboarina, non è un voto utile per Verona, dunque – ha detto Bertucco - il sottoscritto, per la prima volta nella sua vita, domenica 25 giugno non andrà a votare per il ballottaggio".

 

La posizione del Pd cittadino

Nel suo intervento Bartucco ha anche criticato quella che per anni è stata la sua formazione politica, prefigurando a sua volta un accordo fra centrodestra e centrosinistra. "Vada come vada - ha aggiunto Bertucco - se fossi interessato a poltrone e accordicchi sarei rimasto all'interno del Pd e mi sarei silenziato. Il nostro progetto di città è cosa diversa rispetto all'involuzione scelta dal Partito Democratico, e si può portare avanti anche fuori dal Consiglio comunale". Dopo aver chiarito la sua posizione e quella del suo nuovo partito, Bartucco ha aggiunto che ora "resta da capire quali sono i rapporti tra i Dem e Tosi. È probabile che il Pd locale per il ballottaggio partorirà la solita posizione arruffata".

L'appoggio di Luca Zaia a Sboarina

Chi invece sembra avere le idee chiare sulle sue scelte politiche è il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia che nel corso di un incontro pubblico a Piazza Bra ha rinnovato il suo appoggio a Sboarina: "Il Veneto non è lo stesso senza Verona". Zaia ha poi chiesto di votare Sboarina a "tutti i veronesi che tengono alla propria città, che chiedono garanzie per l'ordine pubblico, che vogliono la piccola Atene con una cultura di alto livello". Sboarina, dal canto suo, ha evidenziato la necessità di un collegamento tra i due enti locali: "Luca Zaia - ha dichiarato il candidato del centrodestra – è il miglior governatore che la regione possa avere, che ha il coraggio di fare battaglie difficili come il referendum”. Sboarina ha poi promesso che in caso di vittoria si batterà per una maggiore autonomia dei veneti: un risultato al quale, secondo lui, "si può arrivare solo con un filo diretto con la Regione".

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