Firme false M5S, Nuti si autosospende dal gruppo parlamentare

Politica

Il deputato, indagato nell’ambito dell’inchiesta sul caso di Palermo, annuncia la decisione su Facebook. E aggiunge: “Basta alle tante mistificazioni volte a farmi fuori e a colpire il Movimento”

"Io, Riccardo Nuti, mi autosospendo dal gruppo parlamentare 5 stelle fino al termine della mia sospensione dal Movimento". Così, in una nota pubblicata anche su Facebook, il deputato coinvolto nell’inchiesta della Prcoura di Palermo sul caso firme false. "Basta alle tante mistificazioni volte a farmi fuori e a colpire il Movimento".    

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Nuti rivolge poi un commento piccato ai colleghi del Movimento. “Adesso – scrive - non c’è più nulla da strumentalizzare.Con la mia scelta, i portavoce del gruppo M5S non avranno l'imbarazzo di doversi esprimere nei miei confronti in inutili riunioni, distanti dall'obiettivo: la rivoluzione culturale del Paese".

Firme false a Palermo

Sono tre i deputati per cui la Procura di Palermo ha richiesto il rinvio a giudizio; oltre a Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino. Secondo l’accusa, la notte del 3 aprile 2012, in poche concitate ore furono ricopiate centinaia di firme, un grande pasticcio per provare a rimediare a un banale errore su una data di nascita. Firme false per riuscire a presentare in tempo la lista del Movimento Cinque Stelle per le Comunali 2012.

Nuti, mi autosospendo da gruppo Camera

"Ho compreso -  continua Nuti su Fb - il giochino politico di partiti e avversari, per cui non voglio alimentarlo in alcun modo. Credo nel progetto che portiamo avanti da 10 anni. Dunque ho deciso di togliere il giocattolo a quanti vogliono distruggere un sogno collettivo e speciale. Confermo la mia fiducia nella Giustizia e mantengo il rispetto che ai magistrati ho sempre portato fin dall'inizio. Proverò la mia innocenza e la costante fedeltà ai principi del Movimento. Inoltre continuerò a dimezzarmi lo stipendio, come nei 4 anni del mio mandato. Destinerò le eccedenze al fondo per il microcredito, fiero d'aver, ad oggi, restituito 123.840 euro.

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