Lega, Tosi: "Mi candido a governatore del Veneto"

Politica

Il sindaco di Verona ufficializza la sua corsa elettorale in Veneto e attacca Salvini: "Neanche Renzi tratta così la minoranza del suo partito". Il leader del Carroccio: "Si goda Fini e Alfano"

Dopo la rottura con Matteo Salvini, Flavio Tosi lancia la sua sfida alla Lega e annuncia che si candiderà alla guida della Regione Veneto, da "uomo libero". Nel corso della convention della sua fondazione Ricostruiamo il Paese, il sindaco di Verona ha infatti annunciato: "Sono qui per candidarmi a governatore della Regione Veneto". Immediata la risposta di Salvini, secondo cui "chi sta con Fini e Alfano non può essere della Lega".

Tosi: "Nemmeno Renzi avrebbe fatto come Salvini"
- "Dopo questi bruttissimi giorni - ha spiegato Flavio Tosi -  potevo ritirarmi in seminario ma Patrizia (la compagna, ndr) non era d'accordo. Siamo uomini liberi, qualcuno ha forzato la nostra scelta, camminando con le nostre gambe. Siamo pronti per questa avventura". Riguardo allo scontro avuto con il leader del Carroccio, Tosi ha spiegato che "nemmeno Renzi avrebbe fatto quello che ha fatto Matteo Salvini con sua minoranza interna". Tosi si è poi commosso quando ha ricordato di aver "25 anni di storia personale e di affetti in Lega".

Tosi: "Mi candido per arrivare primo"
- Rispondendo a chi lo accusa di favorire, con la sua candidatura, il centrosinistra, il sindaco di Verona ha poi rivendicato che "noi corriamo per arrivare primi". Tosi ha aggiunto che dal Veneto "parte una sfida concreta anche per il Paese di alternativa alla sinistra, una vera prospettiva di centrodestra", per sottolineare che il programma elettorale verrà presentato nei prossimi giorni, ma, comunque, sarà  "essenziale, basato sul fare e non sul dire e dopo otto anni di sindaco credo di aver dimostrato che le cose sono capace di farle".

Salvini: "Si goda Fini e Alfano"
- A stretto giro la risposta di Matteo Salvini, a Padova per un'iniziativa della Lega.  "Chi sceglie di andare con Alfano e Passera evidentemente non può scegliere la Lega", accusa il segretario del Carroccio, dicendo che Tosi "ha fatto una scelta politica alternativa alla Lega, a Zaia, al Veneto. Se si prende i complimenti di Fini e Alfano si goda Fini e Alfano".



I motivi dello scontro tra Tosi e Salvini - La rottura tra Flavio Tosi e Matteo Salvini è stata pochi giorni fa l'ultima tappa di uno scontro che andava avanti da mesi. Diverse le cause alla base dello scontro, che l'avvicinarsi delle elezioni regionali in Veneto ha fatto alla fine deflagrare. Il sindaco di Verona è sempre stato critico verso la decisione del segretario federale di dare una svolta a destra alla politica del Carroccio, seguendo, a livello europeo, la linea del Fronte Nazionale di Marine Le Pen. Secondo Tosi la Lega dovrebbe guardare più verso il centro, per cercare di ricostruire un centrodestra che possa sfidare il Pd per la guida del Paese. La scontro è però scoppiato in vista delle elezioni regionali in Veneto, con il sindaco di Verona che, in qualità di segretario della Liga Veneta, ha chiesto alla luce dello stato leghista di avere l'ultima parola su candidature ed alleanze a livello regionale. Sul tavolo il possibile accordo con Forza Italia, ma anche con formazioni centriste come Ncd. Ipotesi sulla quale invece Salvini ha voluto imporre il suo niet, dando vita a un confronto che ha portato alla rottura tra i due.

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