Scuola, via libera a ddl: presidi sceglieranno i professori

Politica

Cdm vara la riforma. Renzi: "Mai più supplenti e classi pollaio". Tra le misure: restano scatti di anzianità, premi ai prof per 200 mln, assunzione di 100mila precari a fine percorso, 500 euro l'anno per spese culturali. Confermati sgravi per le paritarie

"Siamo riusciti dopo una lunga discussione a trovare un buon clima dentro il Cdm, ora la palla al Parlamento, un testo realizzabile abbastanza rapidamente se il Parlamento lavorerà con il senso dell'urgenza". Così il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri illustra il ddl in dieci punti (QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE) sulla "Buona scuola" (LA SCHEDA) al termine di una giornata iniziata con le proteste in piazza degli studenti proprio contro la riforma (FOTO).

Lo studente al centro -
"La buona scuola - spiega il presidente del Consiglio - mette al centro lo studente e i suoi sogni di essere anzitutto un cittadino. Parliamo di cittadini da offrire alla comunità. La scuola educa e forma cittadini, mettendoli in grado di portare il proprio senso di giustizia e di bellezza all'interno del proprio paese".
La scelta ai presidi - "Il preside - aggiunge Renzi - sceglierà gli insegnanti dentro un albo, là dove c'è spazio che si libera. Il preside sceglie dentro l'albo dei docenti e individua la persona più adatta senza automatismi". I curricula degli insegnanti verranno messi online.

Assunzioni? Parlamento farà in tempo - "Il Parlamento riuscirà" a fare in tempo. Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi risponde a chi gli domanda se i tempi di esame della riforma in Parlamento non mettano a rischio l'assunzione dei 100mila insegnanti a settembre 2015 (VIDEO).

Renzi: "Restano scatti, ma 200 mln per merito" - "Abbiamo scelto di mantenere gli scatti di anzianità per i professori, ma con una cifra aggiuntiva sul merito. Le modalità su cui ciascuna scuola premierà saranno decise dal preside" ha spiegato Renzi, aggiungendo che sono stati messi in campo 200 milioni dal 2016.

500 euro per le spese culturali
- Tra i dieci punti della riforma anche l'arrivo di soldi per la cultura. "Per la carta del prof abbiamo deciso 500 euro per le spese culturali, ogni anno un professore potrà spendere 500 euro solo per spese di natura culturale, un libro per approfondire o andare a teatro".



Renzi: confermati sgravi paritarie fino alle medie - Nel ddl sulla scuola approvato oggi "sono confermati" inoltre gli sgravi per le paritarie, "fino alle medie, le secondarie di primo livello". Il ministro Stefania Giannini sottolinea anche la presenza del 5 per mille e dello School bonus "per chi intenda investire sulle scuole".

Tornano le ore di storia dell'arte e musica - Tornano anche le ore di storia dell'arte e musica, come scrive su Twitter il ministro della Cultura Dario Franceschini.



Rai, avviato esame ddl: discussione continuerà -
Sulla riforma della Rai "abbiamo avviato l'esame" del ddl in Consiglio dei ministri, annuncia il premier aggiungendo che la discussione continuerà nel prossimo Cdm (VIDEO).

Election day: prima domenica utile il 31/5 - Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha approvato un decreto legge che fissa l'election day e stabilisce che la prima domenica utile è il 31 maggio 2015 per le elezioni regionali e amministrative.

La sicurezza -
Nel Consiglio di ministri anche il via libera a pene più severe per i furti in appartamento.


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