Berlusconi: decisione su Mattarella segna altolà a Nazareno

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Il leader di Forza Italia sfida Renzi: vediamo se ha i voti necessari per eleggere il giudice costituzionale. "Noi voteremo scheda bianca anche al quarto scrutinio" afferma. Anche Ncd e Udc contrari alla candidatura al Colle proposta dal Pd

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Berlusconi dice no al candidato al Quirinale del Pd. L'ex cavaliere, come affermato dai big di partito (da Romani a Brunetta, passando per Toti) non approva il nome di Sergio Mattarella al Quirinale e sfida Matteo Renzi: "Vediamo se ha i numeri per eleggere" l'ex ministro. Forza Italia, però, ha annunciato che voterà scheda bianca anche dopo il quarto scrutinio: "L'accordo con Renzi si è fermato a metà" ha detto all'assemblea dei grandi elettori mentre a Montecitorio è in corso la prima chiama per eleggere il presidente della Repubblica.


Berlusconi: altolà al patto del Nazareno -  Quanto successo sulla scelta del candidato al Quirinale segna un altolà al patto del Nazareno, ha detto Berlusconi non nascondendo, davanti ai grandi elettori, la delusione per come sono andate le cose: "Sono dispiaciuto - avrebbe detto, secondo quanto riferito - per come è andata ma non sono pessimista e rimango combattivo. Più duro il commento di Renato Brunetta: "Da Renzi strappo insanabile - afferma E’ da un anno che lavoriamo con Renzi, avevamo convenuto su una candidatura condivisa e di garanzia. La decisione unilatera di Renzi senza il nostro assenso è uno strappo difficilmente sanabile”. Così il capogruppo alla Camera di Forza Italia Renato Brunetta. VIDEO




Il no a Sergio Mattarella era stato annunciato anche dal capogruppo al Senato, Paolo Romani: "E’ la rottura di un metodo, una forzatura che non condividiamo e una candidatura che non condividiamo". "Il fatto stesso - aggiunge Romani a Sky TG24 - che intorno a Mattarella si stia formando una maggioranza totalmente diversa da quella delle riforme, una maggioranza un po’ strampalata, mi spiace". Il governo Renzi rischia? “È un problema dell’esecutivo e della maggioranza che lo sostiene, il percorso di riforma al quale abbiamo partecipato convintamente non è ancora concluso. Ci saranno dei successivi passaggi. Con sorprese? Non lo so”.

La nota congiunta Fi-Ncd-Udc
- In una nota congiunta, intanto, i capigruppo di Camera e Senato FI, Ncd-Udc (Area popolare) affermano di aver "condiviso un forte dissenso per il metodo che ha portato all'indicazione del candidato alla presidenza della Repubblica da parte del Pd, e ciò a prescindere da ogni valutazione sulla persona".

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