Cantone a Sky TG24: “Corrotti via da ruoli pubblici”

Politica

Il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ospite di Maria Latella: "Il ritorno di una serie di personaggi nell’Expo è sintomo di una sottovalutazione del fenomeno". E sul fisco: “Reati siano punibili oltre una certa soglia”

"La corruzione è stata ed è ancora in gran parte un argomento sottovalutato, il ritorno di una serie di personaggi nell'Expo è sintomo di una sottovalutazione del fenomeno. Se quei soggetti fossero stati condannati per mafia sarebbe stato quasi impossibile pensare che avrebbero potuto occuparsi di appalti in pubblico". Lo ha detto il presidente delle Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone ospite a L'Intervista di Maria Latella su Sky TG24 rispondendo a una domanda sulla presenza sulla scena degli appalti per l'Expo dell'ex dc Gianstefano Frigerio e dell'ex Pci Primo Greganti, arrestati nei mesi scorsi. I due, condannati, hanno patteggiato.

Corruzione, "chi commette reato via da ruoli pubblici" - "Sarebbe molto più utile prevedere meccanismi che non consentano il ritorno nella vita pubblica soprattutto se politica. Nessuno parla di morte civile, ma se un soggetto ha commesso un reato in una certa veste è opportuno che in quella veste non torni più. Soprattutto se ha commesso un reato grave come quello di corruzione", ha continuato Cantone. Poi ha sottolineato: “Il prefetto di Milano ha attuato un sistema che sta rendendo moltissimo in termini di prevenzione".

Salva Berlusconi? Provvedimento già ritirato – Sulla cosiddetta norma salva Berlusconi Cantone ha osservato che "il provvedimento è stato già ritirato, aspettiamo di vedere come sarà ripresentato". Sui reati fiscali ha poi detto di credere giusto "che ci sia una soglia" . "Non possiamo pensare che in ogni cosa che non funziona debba intervenire il giudice penale, non ci dobbiamo preoccupare di dover reprimere ma di prevenire". E sull’evasione fiscale sottolinea: “E’ oggettivamente ed enormemente sottovalutata, in un sistema che è farraginosissimo nella capacità di recuperare il danaro. Il paradosso è che, quasi sempre, il maggior recupero fiscale avviene dopo le indagini penali, il che è un limite del nostro sistema".

Mafia Capitale, “Buzzi sembrava aver una doppia vita” - Quanto a Mafia Capitale, per Cantone Salvatore Buzzi, tra i personaggi chiave dell'inchiesta, "è riuscito veramente ad  avere una doppia vita tipo Dottor Jekyll e Mister Hyde. E' una vicenda che ha inquietato moltissimo. Buzzi era frequentatore di ambienti importanti malgrado fosse stato condannato per un omicidio". Poi aggiunge:  "Ovviamente attendiamo le sentenze, ma se dovesse  essere confermato questo meccanismo, veramente lui era in grado di cambiare posizione".
E ancora: "Si tratta di una vicenda veramente inquietante, perché mette insieme tutti i pezzi della politica, moltissimi pezzi dell'amministrazione e vede soprattutto un  pezzo della politica asservita a un sistema criminale a metà tra mafia e fatti corruttivi e organi di criminalità organizzata".

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