Riforme, resta immunità. Botta e risposta Renzi-M5S

Politica

Approvato emendamento che ripristina la richiesta di autorizzazione per arresti e intercettazioni. Il Pd scrive ai 5 Stelle sulla legge elettorale: "Dialoghiamo ma in vostra proposta 4 limiti invalicabili". La replica: "Serve soluzione entro 100 giorni"

Con un voto su un emendamento dei relatori Finocchiaro e Calderoli, la commissione Affari Costituzionali ha dato il via libera al ritorno dell'immunità per deputati e senatori. Sull'emendamento -  approvato a larga maggioranza anche con il voto favorevole di Fi e  Lega Nord - si sono pronunciati contro i rappresentanti di M5S e Sel.
La modifica, introdotta con l'emendamento, cancella l'articolo 6 del testo sulle riforme del governo, prevedendo un ritorno al testo  originario dell'articolo 68 della Costituzione: l'autorizzazione a  procedere nei confronti di un parlamentare dovrà essere decisa dalle Giunte Parlamentari della Camera di appartenenza. Il testo scritto dal governo stabiliva la copertura dell'immunità solo per i deputati.
Ed esprime ottimismo per i lavori in Commissione Affari Costituzionali al Senato il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. "Se si procede così spediti, possiamo immaginare di andare con il testo in aula la prossima settimana"(VIDEO).

20 senatori maggioranza per Senato elettivo - E sale a 20 il numero dei senatori della maggioranza che voteranno in Aula per gli emendamenti alle riforme che ripristinano il Senato elettivo. E' Antonio Azzollini, di Ncd, presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, come ha detto lui stesso ai cronisti. Parlando con i cronisti, Azzollini ha sottolineato di aver presentato un proprio emendamento a favore del Senato elettivo. Alla domanda se voterà anche la proposta di Chiti e Mauro, sottoscritta da 36 senatori, di cui 19 della maggioranza, Azzolini ha replicato: "Io voterò per il mio, ma voterò anche per tutti quelli che prevedono l'elettività del Senato. Su questo, in Aula, intendo fare una battaglia".

Renzi ai 5 Stelle: "Su legge elettorale 4 limiti" - Intanto è stata resa nota la lettera che Renzi e i vicesegretari Deborah Serracchiani e Lorenzo Guerini hanno scritto ai parlamentari 5 stelle dopo l'incontro dei giorni scorsi sulla legge elettorale.
Renzi e i suoi si dicono pronti a vedersi ma pongono "quattro limiti invalicabili", denunciando che nella proposta Toninelli "non c'è la certezza di avere un vincitore" e si "istituzionalizza l'inciucio ex post".



M5S: "Legge elettorale in 100 giorni" - Nella lettera, un invito anche ad affrontarsi sui temi europei. "Sarebbe bello - si legge  - riuscire a dimostrare all'Europa che tragiche vicende come quelle che si verificano nel Mediterraneo debbono essere affrontate tutti insieme. Si possono voltare le spalle all'Inno, non si possono voltare le spalle ai problemi".
"Il nostro obiettivo è dare al Paese una legge elettorale entro 100 giorni che garantisca non solo governabilità, ma anche stabilità", è la risposta del Movimento, che sul blog di Grillo aggiunge: "Le riforme non possono più aspettare, serve un'idea del Paese".


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