"Troppo spesso si sente dire che il tema delle pari opportunità è superato. Ovviamente non è vero" dice il capo dello Stato in occasione della Giornata della donna. E cita "esempi ignobili come insulti e minacce contro la presidente della Camera"
"Contro la violenza all'interno di legami pseudo-sentimentali non siamo riusciti a fare ancora abbastanza". Parole, quelle del presidente della Repubblica, che non sono state semplici parole da cerimonia, ma un chiaro e sentito invito a dire "Basta" (il discorso integrale).
Diciamo basta - Basta a insulti e minacce, basta a suprusi, basta a tradizioni assurde. "Diciamo basta alla violenza e ai diritti negati". E' stato questo il filo conduttore della cerimonia al Quirinale perché contro la violenza "serve un formidabile impegno educativo fin dai primi anni di istruzione. Servono leggi e serve un'azione capillare" ha detto Napolitano. Dall'inizio dell'anno sono già 14 le donne vittime di femminicidio.
E alla cerimonia al Quirinale, oltre alla presidente della Camera Laura Boldrini, ha preso parte anche Lucia Annibali, l'avvocatessa sfregiata con l'acido alla quale il capo dello Stato ha consegnato l' onorificenza dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. "Mi sento viva più di prima - ha detto - La forza è dentro di me assieme al desiderio di riconquistare quello che qualcuno voleva sottrarmi".
La #GiornataDellaDonna con #LuciaAnnibali, esempio per la capacità di trasformare in positività la #violenza subita http://t.co/6zw6hAIY2u
— laura boldrini (@lauraboldrini) 8 Marzo 2014
Napolitano: tema pari opportunità non superato - "Troppo spesso si sente dire che il tema delle pari opportunità è superato perché viviamo già in una condizione di uguaglianza giuridica e materiale tra i sessi. Ovviamente non è vero" ha ribadito Napolitano. E non lo è "in particolare in Italia, dove riconoscimenti e successi femminili crescenti nell'istruzione si traducono solo in parte in una maggiore presenza nei vertici delle varie professioni e soprattutto non bastano a produrre tassi di attività comparabili a quelli di altre economie avanzate".
Sessismo anche in politica diventa virus - Il capo dello Stato ha poi parlato degli insulti e delle minacce a sfondo sessuale come di un "virus da estirpare" così come il sessismo, "se da volgare battuta da bar sale nelle sfere politiche rappresentative, se si esprime nel Parlamento, se, usando blog e siti, si diffonde legittimato da fonti autorevoli". E aggiunge: "Non bisogna minimizzare questi episodi tanto più gravi quanto più colpiscono avversarie in politica, e comunque donne nelle istituzioni, e ne abbiamo avuto in Italia esempi ignobili con gli insulti e le minacce contro la presidente della Camera".