Italicum, accordo Forza Italia-Pd

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Si votano nel pomeriggio in Commissione Affari costituzionali gli emendamenti alla legge elettorale. Sale al 37% il limite che fa scattare il premio di maggioranza; l'intesa prevede anche che per i partiti in coalizione lo sbarramento passi dal 5% al 4,5%

Quasi fatta per l'accordo sulla legge elettorale. In commissione Affari costituzionali alla Camera si discutono gli emendamenti all'Italicum e Forza-Italia e Pd hanno raggiunto l'accordo per innalzare al 37% la soglia con cui scatta il premio di maggioranza, fissato al 15%.
L'accordo prevede un abbassamento della soglia per i partiti in coalizione dal 5% al 4,5%. L'obiettivo è quello di chiudere in tempo per l'approdo in Aula, previsto da calendario per giovedì pomeriggio.

Delega al governo per i collegi - Un altro nodo che sembra essere stato sciolto è quello dei nuovi collegi elettorali. Il parlamento affiderà al governo la delega per definire i nuovi collegi, l'esecutivo però avrà solo 45 giorni di tempo per terminare il lavoro o la materia passerà al parlamento.  Dunque Forza Italia 'cede' sull'intervento del governo, come chiedevano Pd e Ncd, ma ottiene in cambio tempi contingentati.

Fiano (Pd): "Accordo migliore in condizioni date" - "L'accordo esce migliorato da quello presentato nella direzione ed è  il migliore nelle condizioni date" ha dichiarato il capogruppo Pd in commissione Emanuele Fiano commentando l'intesa sulla legge elettorale,  aggiungendo che "non si chiude la porta ai partiti minori e si rappresentano le forze territoriali".

Brunetta: "Innalzamento soglia solo con ampia convergenza"
- In mattinata Renato Brunetta sull'ipotesi di un innalzamento della soglia per accedere al premio di maggioranza ai microfoni di Sky TG24 aveva ammonito: "O si trova un'ampia convergenza per cambiare questo accordo base o altrimenti resta l'accordo base".

Costa (Ncd): "Da Porcellum si passa a Vampirellum"
- Severe critiche all'Italicum e al meccanismo delle soglie di sbarramento e del premio di maggioranza, erano arrivate poi intanto dai rappresentanti dei piccoli partiti.
Enrico Costa, capogruppo in commissione Affari costituzionali di Ncd, pur confermando il sostegno all'impianto della legge, ha messo il guardia dal rischio di ritrovarsi, dopo il "Porcellum", con un sistema elettorale "Vampirellum", che con i voti dei partiti piccoli che non raggiungono la soglia di sbarramento, aiuta i partiti grandi della coalizione a vincere un ampio premio di maggioranza. Un meccanismo, questo, che Ncd chiede di modificare, insieme a quello delle liste bloccate.

Il meccanismo salva Lega
- Solo alcuni "affinamenti tecnici" ha invece auspicato in Commissione Affari costituzionali Forza Italia, che, con il deputato Massimo Parisi ha chiesto l'introduzione del meccanismo cosiddetto "salva Lega", ventilato la possibilità di cancellare i nomi dei candidati dalla scheda elettorale e riaffermato la contrarietà del suo partito a una delega al governo per disegnare i collegi.

I tempi - La commissione dovrebbe finire i suoi lavori mercoledì per consentire la presentazione in aula nel pomeriggio di giovedì del testo "emendato" con le modifiche decise dall'atteso accordo tra il leader del Pd e il leader di Forza Italia.

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