Grillo: "Proposta legge elettorale è per fermare il M5S"

Politica

Durante un incontro con la stampa estera il leader del Movimento 5 Stelle attacca Renzi. Affondo contro Napolitano: "Ha fatto un colpettino di Stato". Alle europee? "Per il momento corriamo da soli". E torna a parlare di impeachment

"Questa legge elettorale che hanno fatto Renzi e Berlusconi è solo per fermare noi". Così Beppe Grillo durante una conferenza stampa con la stampa estera ha attaccato il segretario Pd: "Ha fatto un patto con un condannato". Non manca l'affondo contro Giorgio Napolitano accusato di avere fatto un "colpettino di Stato".
Noi non siamo anti-europeisti - Grillo ha annunciato che il M5S, "per il momento", correrà da solo all'europee: "Poi vedremo se ci sarà qualche gruppo tedesco finlandese con cui fare massa" ma che abbia lo stesso programma.  E ha chiarito: "Noi non siamo anti-europei. Mi avete descritto come un razzista. In questi momenti di crisi, ci dovrebbero ringraziare perché abbiamo fatto da tampone a 'albe dorate'" e razzismo. A proposito dei candidati ha spiegato che "ci saranno incensurati che non hanno fatto più di due legislature. Si farà una lista e poi si sceglierà. Si conosceranno prima, si pubblicherà un curriculum, la gente scegliera".

Sardegna, "Giusto rinunciare" -
A proposito delle prossime elezioni in Sardegna, dove il M5S non parteciperà, Grillo ha spiegato le ragioni della rinuncia: "Ho detto o vi mettete d'accordo  o non siamo pronti, altrimenti non siete in grado di governare, di ristrutturare quella Regione. Quando sarete pronti, cominciamo. Saltiamo il turno, non mi importa nulla".

Da Napolitano "colpettino di Stato" -
Il leader del M5S è tornato ad attaccare il Capo di Stato: "Noi abbiamo preso il 25% poi c'è stato questo 'colpettino di Stato' di Napolitano che si è riunito con due persone una sera e fatto le larghe intese per bloccarci.". Per poi ribadire l'intenzione di chiedere l'impeachment per il presidente della Repubblica. 

"Informazione è cancro del Paese" -
Grillo se l'è presa, ancora una volta, anche con i media: "Il cancro vero di questo Paese è l'informazione. Basterebbe una rete Rai normale, invece abbiamo una Rai con 13mila dipendenti che fa fare i lavori da società esterne ed ha tecnici sottoutilizzati. Perde 250 milioni l'anno, 500 l'anno prossimo". Grillo ha fatto notare anche che "forse si sta ammorbidendo perché abbiamo il presidente della commissione di vigilanza Rai".

"Il Papa visto come un pericolo per la finanza mondiale" -
Il leader del M5S ha parlato anche del Pontefice: "Questo Papa è visto come un  pericolo per la finanza mondiale. E' visto come un pericolo, come noi del resto siamo visti come un pericolo".

Grillo: "Noi vogliamo andare al voto" - In serata, lasciando Palazzo Madama, Grillo torna a parlare con i giornalisti italiani. A chi gli fa notare che la riforma elettorale arriva in Aula il 31 gennaio l'ex comico risponde: "Chi se ne frega". "Chi ha detto che bisogna farla entro fine gennaio? Un segretario di un partito e un altro - incalza - che non si capisce cosa sia". "La legge c'è, è il Porcellum", ribadisce, senza il premio di maggioranza bocciato dalla Corte Costituzionale. "Noi vogliamo andare alle urne", ha sottolineato. 

"In Europa vinciamo, altrimenti me ne vado" - Sulle prossime elezioni europee afferma che "noi vinceremo in Europa. Ne siamo sicuri. Il movimento vince o perde". Ma se perde, "io so quello che faccio: me ne torno a casa".  "Noi siamo pronti a governare in un altro modo", prosegue il fondatore del Movimento 5 Stelle. "Noi non sostituiamo una forza politica con un'altra. Non sono io che me ne vado. Se perdiamo, prendo atto", dice ancora Grillo ai giornalisti che gli domandano come possa lasciare dopo aver ottenuto un risultato del 25% alle elezioni politiche.

"L'impeachment ci sarà"
- "Ci sarà l'impeachment, non vi dico quando ma vi assicuro che ci sarà" dice Beppe Grillo rispondendo alle domande dei cronisti. "Al lavoro su questa  cosa qui ci sono due studi legali che al momento preferiscono"  mantenere l'anonimato.




Grillo ai cronisti Rai: "Voi dovete stare attenti" -  Poi, rivolgendosi a un giornalista Rai che gli faceva alcune domande, il leader del M5S ha detto: "Voi dovete stare molto attenti, molto attenti, molto attenti a come fate i servizi in Rai. Ditelo a quel signore lì che è il tuo datore di lavoro. State mistificando la realtà e noi siamo stufi".

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