
Il Pd vince la sua sfida contro l'antipolitica: le primarie raggiungono il traguardo dei 3 milioni di votanti. Un dato inaspettato che rafforza il trionfo di Matteo Renzi, che raggiunge il 68%, lasciando Cuperlo al 17,9, poco distante da Civati al 14 -

Un successo che dà lo scettro del Pd al rottamatore, pronto ad incidere anche verso il governo. "Ora tocca alla nostra generazione, io sarò il capitano, questa non è la fine della sinistra", esulta il neoleader -

Renzi avverte che con lui finiscono gli "inciuci", gli "alibi" perché "scardineremo il sistema" -

"Si può essere riformasti e ciononostante non essere noiosi. Si possono scaldare i cuori, non con i progetti massimalisti, ma unendo il buon senso del padre di famiglia". Così Matteo Renzi nel suo intervento da neosegretario del Pd al teatro Obihall -

“Il Pd è la stragrande maggioranza della maggioranza e da domani metterà tutto il proprio onore nella necessità di una legge elettorale che garantisca il bipolarismo e che tagli 1 miliardo immediatamente ai costi della politica" -

"La linea non è data dai professoroni ma da due milioni e mezzo di saggi. Non è un diktat di Renzi o del Pd, ma del buon senso. Ci sono 148 parlamentari che non possono entrare in Parlamento perché eletti con legge incostituzionale” -

“Qualcuno spieghi a Grillo – ha aggiunto Renzi – che con questa logica dovrebbero tenere fuori anche i suoi. Vogliamo invece mandarli dentro a fare legge elettorale chiara?" -

Matteo Renzi sul palco di Firenze -