Cancellieri, Civati: mozione di sfiducia. Renzi: si dimetta

Politica

Il caso del ministro di giustizia agita il Pd. I due candidati alla segreteria uniti nel proporre il passo indietro. Stefano Fassina si appella alla disciplina del partito, ma ammette: "Con la Guardiasigilli il rapporto è incrinato"

Ancora acque agitate nel Pd sul caso Cancellieri, con Pippo Civati che annuncia l’intenzione di presentare una sua mozione di sfiducia all'assemblea dei parlamentari democratici. Una proposta che solleva i distinguo di diversi esponenti democratici, a partire da Stefano Fassine e Davide Zoggia, ma che in serata trova l'appoggio di Matteo Renzi che ribadisce: "Il punto vero è che il ministro della Giustizia anche secondo me si deve dimettere".

Civati: "Presenterò una mozione di sfiducia"
- "Il Pd dice di non poter 'sfiduciare' la Cancellieri perché non si può votare la mozione del M5S (in calendario mercoledì 21 novembre, ndr), segnalo che ne possiamo presentare una noi" scrive Civati sul suo blog per poi continuare: "Martedì presenterò un testo all'assemblea del gruppo. Così la smettiamo con l'ipocrisia di chi parla di motivi di opportunità politica senza fare nulla di concreto. Non se ne può più". Il nuovo affondo del candidato alle primarie per il segretario del Pd arriva in un momento in cui la tensione nel partito sul caso del Guardasigilli è alle stelle. Una vicenda che mina l’unità del partito e i rapporti con il governo Letta: in seguito alle nuove rivelazioni de la Repubblica infatti il premier ha ribadito la sua fiducia al ministro, ma (dopo Renzi e Civati) anche Cuperlo ha cominciato a manifestare segni di malumore, invitando il ministro a valutare, insieme a Letta, se ci siano ancora le condizioni per andare avanti. Nessuna nuova dichiarazione ufficiale invece dal segretario Epifani che farà i conti martedì con le varie anime del partito.

Zoggia: "Posizione del Pd già espressa in maniera chiara" - Il responsabile organizzativo del partito Zoggia, a Sky TG24 prende le distanze da Civati: "Farà testo la posizione del gruppo - dice - il Pd non può dare la sensazione di essere ondivago. Se non dovessero esserci significative novità la posizione del Pd è già stata espressa in maniera chiara". (VIDEO).


Civati: "Renzi sia chiaro su Cancellieri"
- E' lo stesso Civati però, dai microfoni di SkyTG24 a tornare a chiedere chiarezza al partito: "Noi abbiamo 4 candidati, tutto dicono che il caso Cancellieri è imbarazzante ma il Pd salva il ministro. Io non capisco più". Poi Civati si rivolge a Renzi: "Renzi da Santoro ha detto che lui non avrebbe votato la fiducia quando ancora la fiducia non era arrivata in aula, quindi chiedo a Renzi e ai parlamentari che la sostengono una parola netta. Dicano con me le stesse cose che Renzi ha detto in tv e arriveremo a una posizione di maggioranza".




Fassina: "Civati si ricordi che fa parte di un partito"
- Parole a cui risponde Stefano Fassina. "Si ricordi che fa parte di un partito" afferma il viceministro dell'Economia al Tg3. Ma aggiunge: "E' evidente che il rapporto con il ministro si è incrinato e che una valutazione vada fatta". E conclude che alla luce di un "rapporto con la maggioranza" che sostiene il governo che si e' "incrinato" con le ultime vicende legate al caso Fonsai, "il ministro Cancellieri deve valutare attentamente il da farsi".

Matteo Renzi: "Il ministro della Giustizia si deve dimettere" - In serata, ospite a Che Tempo che Fa, Matteo Renzi commenta sostenendo che "queste discussioni sono legittime ma vediamo la sostanza: c'è un ministro della Giustizia che secondo me si deve dimettere". Il sindaco di Firenze inoltre non teme che il caso Cancellieri possa incidere sulla tenuta del governo: "Anche se dovesse passare la mozione di sfiducia al ministro Cancellieri, il governo non è a rischio". E aggiunge, "perché dovrebbe essere a rischio? Le cose su cui si deve mettere alla prova" il governo, per Renzi, "sono i temi come il lavoro, la disoccupazione".

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