
La carriera politica di Angelino Alfano, fino al recente strappo, era sempre stata legata a Silvio Berlusconi. Come testimonia il manifestino mostrato dallo stesso Alfano, era il 1994 quando l'attuale vicepremier entrò nella neonata Forza Italia -

Nato ad Agrigento il 31 ottobre 1970, Alfano nel 1996 viene eletto per la prima volta deputato dell'Assemblea regionale siciliana nelle fila di Forza Italia. Dal '98 al 2001 presiede il gruppo parlamentare di FI all'Ars -

Alfano, qui in una foto del 1999, è sposato e ha due figli. Avvocato, è giornalista pubblicista dal 1989. Prima di aderire a Forza Italia, aveva militato nella Democrazia cristiana -

Nel 2001, sempre nella lista di Forza Italia, Alfano è eletto deputato al Parlamento italiano nella circoscrizione Sicilia occidentale -

Nel febbraio 2005 viene nominato coordinatore regionale di Forza Italia per la Sicilia. Succede a Gianfranco Miccichè -

Nel 2006, ancora con Forza Italia, Alfano (nella foto con Stefania Prestigiacomo) è rieletto al Parlamento -

Nel 2008 Alfano è rieletto al Parlamento nella lista del Popolo della Libertà. Il 7 maggio il premier Berlusconi lo nomina ministro della Giustizia: è il più giovane Guardasigilli nella storia della Repubblica italiana -

Alfano, entrato nelle grazie di Silvio Berlusconi, è ormai il nome emergente del partito (il Cavaliere e il suo delfino in una foto del 2008) -

Il primo provvedimento come Guardasigilli è il "lodo Alfano". La legge, approvata nel luglio 2008 ma dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale nel 2009, prevedeva la sospensione dei processi alle 4 più alte cariche dello Stato durante il mandato -

Il primo luglio 2011, durante il congresso nazionale a Roma, Angelino Alfano è nominato per acclamazione segretario politico del Pdl. La carica non era prevista dallo statuto del partito ed è stato necessario modificarlo -

Il 27 luglio 2011 Alfano si dimette dalla carica di ministro della Giustizia per dedicarsi al partito. Ritiene, scrive in una lettera a Berlusconi, "tale funzione di Governo incompatibile con un così rilevante incarico politico" -

Dopo la nomina a segretario del Pdl, Alfano comincia a pensare che sia arrivato il suo momento per una candidatura a premier. Berlusconi prima sembra investirlo come suo successore ma poi, a marzo 2012, lo gela: "Gli manca un quid" -

Nonostante Alfano spinga per le primarie, il candidato premier alle Politiche del 2013 è ancora Berlusconi. L'ex Guardasigilli non si lascia andare a nessun commento di disappunto, ma qualcosa nel rapporto col Cavaliere comincia a scricchiolare -

Alle elezioni Alfano, capolista del Pdl alla Camera nelle circoscrizioni Sicilia 1, Lazio 1, Piemonte 1 e 2, viene rieletto deputato. Il partito di Berlusconi perde, ma evita il tracollo -

Il 23 marzo Alfano è in piazza accanto a Berlusconi per una manifestazione contro i giudici e la sinistra -

Il 28 aprile nasce l'esecutivo delle larghe intese. Angelino Alfano è ministro dell'Interno e vice presidente del Consiglio. I contrasti tra lui e Berlusconi, soprattutto sull'appoggio al governo Letta, sono sempre più evidenti -

La rottura definitiva arriva, dopo molte tensioni, il 15 novembre. Berlusconi annuncia per il giorno dopo la rinascita di Forza Italia, Alfano (nella foto all'uscita da palazzo Grazioli) ribadisce "amicizia e sostegno" al Cavaliere ma dice no a FI -

Il 16 novembre Alfano annuncia la nascita "dei gruppi parlamentari del Nuovo centrodestra". E su Berlusconi dice: una "scissione dolorosissima", "amara", fatta "per salvare il governo, per amore del Paese" -