
5 novembre 2013. Giornata in Parlamento per Annamaria Cancellieri. Il ministro della Giustizia, dopo le polemiche per il caso Giulia Ligresti, ha riferito prima in Senato e poi alla Camera (nella foto).

Il ministro Annamaria Cancellieri si difende alla Camera.

Cancellieri alla Camera con il premier Enrico Letta. Il ministro della Giustizia ha respinto l'accusa di aver interferito nella scarcerazione di Giulia Ligresti.

La maggioranza ha applaudito l'intervento del ministro Cancellieri.

Gelo, invece, dai banchi della Lega e del Movimento 5 Stelle. "Chieda scusa e si dimetta", ha detto alla Camera il grillino Alfonso Bonafede.

Prima di riferire alla Camera, il ministro Cancellieri aveva parlato al Senato.

Cancellieri ha negato di essere ricattabile dai Ligresti e ha detto di avere avuto solo parole di comprensione verso un caso di sofferenza in carcere.

Cancellieri ha detto di non voler fare il ministro dimezzato e di essere pronta alle dimissioni se "percepisse" la perdita di fiducia del Parlamento.

Il ministro Cancellieri al Senato per il caso Ligresti.

La maggioranza ha applaudito l'intervento di Annamaria Cancellieri al Senato. Gelo e richiesta di dimissioni, invece, da Lega e M5S.

"Non ho mai sollecitato nei confronti degli organi competenti la scarcerazione di Giulia Ligresti e mai indotto altri ad agire in tal senso", ha detto in Senato Cancellieri.

Il ministro Cancellieri al Senato con l'ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni.

Pietro Grasso, presidente del Senato, durante il dibattito sul caso Ligresti.

Enrico Letta e Mario Mauro, ministro della Difesa, ascoltano il discorso di Annamaria Cancellieri al Senato.

Augusto Minzolini, Niccolò Ghedini e Roberto Schifani in Senato.