Berlusconi: "Impegnato in prima persona a prossime elezioni"

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Silvio Berlusconi
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"Non intendiamo arretrare sulla legge di stabilità, ci giudicheranno gli elettori" dice il Cavaliere in un'intervista per il libro di Vespa. E sulla possibile discesa in politica della figlia Marina: "Non è la sua vocazione"

Silvio Berlusconi promette battaglia senza cedimenti sulla legge di Stabilità per correggere il disegno di legge varato dal governo di larghe intese, che i "falchi" del suo partito giudicano troppo timido nei tagli alle tasse e in quelli della spesa pubblica, e guarda già alla prossima competizione elettorale con il centrosinistra. "Non intendiamo arretrare sulla legge di stabilità", promette Berlusconi in una anticipazione fornita da Bruno Vespa del suo nuovo libro, in uscita il 7 novembre, dove definisce l'ex premier "il presidente di Forza Italia".
"E credo - aggiunge il Cavaliere - sia giusto che, su tutto (sulla mia vicenda, sulle tasse, sull'economia, sui nostri programmi riformatori), siano gli elettori a potere giudicare noi e i nostri avversari, che, andando avanti così, confermerebbero i loro connotati di 'partito delle tasse e delle manette'".

Berlusconi, che conta entro l'8 dicembre di far ripartire Forza Italia e spegnere la luce al Popolo della libertà, nonostante le resistenze delle "colombe" del suo partito, promette anche che farà "campagna elettorale in prima persona alle prossime elezioni". Sentirei il dovere di impegnarmi direttamente", dice, senza precisare il suo ruolo.

Entro la fine di novembre il Senato dovrebbe votare la sua decadenza da senatore per effetto della legge Severino sulle incompatibilità, che lo terrebbe fuori dal Parlamento per sei anni, mentre la Corte d'Appello di Milano lo ha interdetto dai pubblici uffici per due anni, come pena accessoria alla condanna definitiva per frode fiscale a 4 anni di reclusione, tre dei quali abbonati dall'indulto.

Alla domanda se potrebbe passare il testimone di candidato premier del centrodestra alla figlia Marina, Berlusconi risponde: "Tutte le volte che 'si torna a parlare' (di questo), dice di no. Certo, sarebbe in grado di adempiere al meglio questa missione. Tutti hanno constatato la sua autorevolezza e il coraggio da leonessa con cui mi ha difeso. Ma non è quella la sua vocazione. Io sono un padre che rispetta la vocazione e la libertà dei propri figli".

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