Letta: "Sull'immigrazione chiederemo all'Ue impegni precisi"

Politica

"L'Europa non può stare a guardare di fronte a tragedie come quelle di Lampedusa" ha detto il premier alla Camera in vista del Consiglio europeo. Alfano: "Sì accoglienza, ma prima gli italiani". Sul tavolo del vertice anche telecomunicazioni e banda larga

"L'Europa, per la sua stessa storia" e per le sue "più profonde e nobili" radici, "non può stare a guardare" di fronte a tragedie come quelle di Lampedusa, "se lo fa, muore". Così il premier Enrico Letta, nel suo intervento a Montecitorio in vista del Consiglio europeo di giovedì 24 ottobre. Il presidente del Consiglio ha espresso dunque l’intenzione di chiedere all’Unione europea impegni precisi sull’immigrazione come "misure immediate per mettere in atto il programma di sorveglianza Eurosur e rafforzare Frontex; un piano d'azione per la gestione dell'emergenza migratoria; dialogo con i Paesi del Mediterraneo".
In contemporanea con le parole del prmier sono arrivate anche le dichiarazioni del vicepremier Alfano a Radio Anchio: "L'accoglienza degli immigrati è un punto fermo, ma non possiamo tenerli tutti anche perche' in un momento di crisi dobbiamo preoccuparci di dare un futuro dignitoso agli italiani. Prima del futuro degli altri dobbiamo occuparci del futuro degli italiani". (AUDIO)

"Responsabilità e solidarietà per uscire dalla crisi" - Letta ha parlato anche delle politiche del rigore in Europa sottolineando che "la disciplina delle finanze pubbliche è necessaria", ma è socialmente "accettabile" solo se c'è una "ricompensa", una "prospettiva". "Per uscire dalla crisi la via giusta è unire maggiore responsabilità e maggiore solidarietà", ha assicurato il premier.

"Serve mercato unico delle telecomunicazioni" - Una parte dell’intervento di Letta è stata poi dedicata al mercato europeo delle telecomunicazioni. "Abbiamo ancora 28 mercati con regole diverse, non dobbiamo mostrare il passaporto alla frontiera ma riceviamo un sms per cambiare il roaming, in Europa abbiamo 100 operatori e ci sono 110 miliardi l'anno di costi in più nella Ue. Insomma, serve mercato unico delle telecomunicazioni". "Dobbiamo sposare la prospettiva di un mercato unico delle tlc - ha detto il premier - con costi standard per i consumatori e in prospettiva un regolatore unico".

"Finanziare la banda larga" - Letta ha inoltre annunciato che l'Italia si batterà "perché le fonti di finanziamento comunitario siano orientate soprattutto a banda larga ed extralarga. Serve anche superare il collo di bottiglia per l'e-commerce, e a questo proposito si discuterà di protezione dei dati personali e della tassazione degli operatori internet transnazionali".

Politica: I più letti

[an error occurred while processing this directive]