Monti: "Casini apre al Pdl". Il leader Udc: "Ridicolo"

Politica

Continua lo scambio di accuse all'interno del movimento centrista. Secondo l'ex premier ci sarebbe l'intenzione si sciogliersi in un nuovo partito moderato con il Cavaliere. L'ex presidente della Camera: "Non devo dimostrare nulla a nessuno"

Non si placa la rottura all'interno di Scelta Civica e lo scontro tra l'ex premier Mario Monti e Pierferdinando Casini continua nelle pagine dei quotidiani. Con due interviste, rispettivamente al Corriere della Sera e a Repubblica, i due esponenti centristi continuano ad attaccarsi a vicenda.

Monti: "Casini e Mauro vogliono sciogliere Sc in un movimento con il Pdl" - Intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, Mario Monti sostiene che le sue dimissioni sono servite a portare "una ventata di aria fresca che spazzasse via la nebbia al cui riparo undici senatori (...) operavano per uno snaturamento di Scelta Civica". A guidarli, secondo l'ex premier, "due capitani di lungo corso: il senatore Pier Ferdinando Casini e il ministro Mario Mauro". A dare il via allo scontro interno, rivela Monti, la scelta di non contrastare l'abolizione dell'Imu. "Il governo - sostiene - si è piegato, in quel caso, al volere del Pdl e ciò ha molto ridotto i margini di manovra della legge di stabilità, sulla quale abbiamo espresso una posizione in parte critica. Mauro, Casini e i loro seguaci (la cui familiarità con le strategie economiche non era finora risultata evidente) sostengono invece che non bisogna recare il minimo disturbo al manovratore". Insomma, per l'ex premier "c'è tutta la differenza tra una politica dei contenuti, l'unica che interessa a noi, e una politica tipo Gps, cioè dei posizionamenti, degli schieramenti, l'unica che forse interessa ad altri, sopraffini professionisti della politica". Il timore del professore della Bocconi è che Casini e Mauro vogliano "dissolvere il nostro movimento in un nuovo soggetto 'moderato', aperto a quanto apre anche al Pdl, senza badare troppo se questo si sia veramente emendato di quelle personalità, di quei valori e di quelle linee politiche che sono diverse da quelle su cui si è costituita Scelta Civica".

Casini: "Noi con Berlusconi? Ridicolo" - Pier Ferdinando Casini risponde alla accuse di Monti e su Repubblica ricorda che "la politica non è l'università dove il professore insegna e gli altri al massimo fanno domande, la politica significa ragionare con tutti e arrivare a una sintesi". E riguardo all'accusa di avvicinarsi al Pdl, Casini spiega che "per sconfiggere il populismo serve una democrazia dell'alternanza basta su chi si riconosce nel Partito socialista europeo e chi si riconosce nel Partito popolare europeo". Una sorta di Ppe italiano da fare con "un centrodestra che metta al bando il populismo, che non abbia atteggiamenti strumentali e demagogici". E nello specifico aggiunge che "chi dice che andiamo da Berlusconi è ridicolo. Io Silvio l'ho contestato quando aveva il vento in poppa,  non debbo più dimostrare nulla a nessuno. Questa idea non è all'ordine del giorno". E sul voto di decadenza Casini spiega che "di certo non mi trincererò dietro al voto segreto. Spiegherò agli italiani come intendo votare".

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