
La decisione di Berlusconi di votare sì alla fiducia al governo Letta spiazza tutti a partire dai dissidenti, già pronti ad ufficializzare la rottura dal partito in contrasto con la precedente indicazione dell'ex capo del governo di votare contro -

Le firme: Naccarato, Bianconi, Compagna, Bilardi, D'Ascola, Aielo, Augello, Caridi, Chiavaroli, Colucci, Formigoni, Gentile, Giovanardi, Gualdani, Mancuso, Marinello, Pagano, Sacconi, Scoma, Torrisi, Viceconte, L.Rossi, Quagliariello -

"Quello che è successo oggi è la fotografia della situazione attuale e cioè: c'è un punto di riferimento comune che è Berlusconi, ma ci sono due classi dirigenti incompatibili". Così Gaetano Quagliariello sulla decisione di votare la fiducia -

Ai cronisti che gli chiedono se ci sarà, in ogni caso, un nuovo gruppo parlamentare, Quagliariello replica allargando le braccia. Ma fa notare che ''ci sono delle firme sotto una risoluzione'' -