Alfano: "Decadenza Berlusconi impensabile e inaccettabile"

Politica

Oltre quattro ore di vertice per il Pdl ad Arcore. Il segretario del partito incalza anche sull'Imu: "Abolirla, basta rinvii". Monti: "Il governo prosegua, non subisca diktat". Letta: "Esistono leggi e tutti devono attenersi"

"La decadenza di Silvio Berlusconi da senatore è impensabile e costituzionalmente inaccettabile". Il segretario del Pdl e ministro dell'Interno Angelino Alfano, attraverso una nota, riferisce la posizione del partito al termine del vertice ad Arcore. Un incontro fiume quello a Villa San Martino, iniziato alle 13.30 circa e terminato poco dopo le 18, convocato per mettere nero su bianco la strategia da tenere nei confronti del governo Letta in caso di voto favorevole della giunta per le immunità alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Presenti, oltre ad Alfano, il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e diversi esponenti del Pdl tra cui i capigruppo Renato Brunetta e Renato Schifani, insieme alla parlamentare Daniela Santanché (LE FOTO).
Alfano: "Decadenza del Cav da senatore è impensabile" - "Tutti insieme - si legge nella nota - rivolgeremo alle massime istituzioni della Repubblica, al primo ministro Letta e ai partiti che compongono la maggioranza, parole chiare sia sulla questione democratica che deve essere affrontata per garantire il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale dei milioni di elettori che hanno scelto Silvio Berlusconi, sia sul necessario rispetto degli impegni programmatici assunti dal Governo a partire dall'abolizione dell'Imu su prima casa e agricoltura. Non c'è più tempo per rinvii e dilazioni" ha riferito Alfano.
Lo stato maggiore del partito fa dunque quadrato attorno al suo leader: "Il Popolo della Libertà è come sempre unito, compatto e deciso, a fianco del suo presidente Silvio Berlusconi, a cui è molto legato da indissolubili vincoli di affetto e di condivisione politica", ha assicurato il vicepremier.

Falchi e colombe - Secondo le ricostruzioni di stampa, i cosiddetti falchi del partito premerebbero per rompere col governo Letta e andare subito alle urne mentre l'altra fazione del partito, tra cui i ministri dell'attuale esecutivo e lo stesso vicepremier Alfano, vorrebbero provare a far passare una linea più moderata: accettare i servizi sociali per poi puntare alla clemenza. A sostenere questa linea, secondo indiscrezioni di stampa, anche i figli dell'ex premier e i suoi legali.

Monti: governo vada avanti, no diktat - E interviene anche il leader di Scelta civica, che chiede che il governo Letta vada avanti senza  "sottostare a diktat di questo o quel partito di coalizione". L'ex premier preannuncia inoltre che sarà lui a proporre "a tempo  debito" la posizione di Scelta civica sulla vicenda del Cavaliere. Il primo principio, si legge in una nota, è "l'inderogabile necessità di rispettare lo Stato di diritto e la parità dei cittadini dinanzi alla legge".
Precisazione, quella di Monti, che segue le dichiarazioni del ministro di Scelta civica Mauro che venerdì 23 agosto ha avanzato l'ipotesi di amnistia per Berlusconi. Proposta subito respinta dal Pd.

Letta: "Troveremo una soluzione" - "Troveremo una soluzione". E ancora: "Ci sono le leggi e tutti si devono attenere" ha invece assicurato il presidente del Consiglio Enrico Letta in un'intervista alla stampa austriaca.

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