
Notte di protesta a Roma. Centinaia di persone, soprattutto esponenti del M5s ma anche attivisti di sinistra e dei centri sociali, sono rimasti in strada fino a tarda ora per manifestare contro la rielezione di Giorgio Napolitano.

“Napolitano non è il nostro presidente” è stato lo slogan più intonato dai manifestanti.

Nella notte i manifestanti si sono ritrovati vicino ai luoghi simbolo delle istituzioni. Prima in piazza Montecitorio.

Poi vicino al Quirinale.

E nei pressi di Palazzo Chigi.

Piazza Montecitorio si era riempita di manifestanti già nella mattinata di sabato 20 aprile: molte persone, soprattutto esponenti del Movimento 5 stelle, si erano riunite lì per sostenere la candidatura di Stefano Rodotà a capo dello Stato.

Nel pomeriggio del 20 aprile, poi, la rielezione di Giorgio Napolitano. Quando nell’Aula di Montecitorio erano partiti gli applausi, il M5s era rimasto seduto.

Fuori dall’Aula, i grillini avevano organizzato un presidio. Ma in piazza Montecitorio erano arrivati anche tanti cittadini comuni, insieme ad attivisti dei centri sociali ed elettori di sinistra scontenti.

La manifestazione di protesta in piazza Montecitorio, sabato 20 aprile, dopo la rielezione di Napolitano.

La piazza si era riempita dopo la notizia del Napolitano bis.

La protesta in piazza Montecitorio dopo la rielezione di Giorgio Napolitano.

Sit in di protesta erano stati organizzati anche in altre città. A Milano, ad esempio, nel pomeriggio di sabato 20 aprile ci si era ritrovati in piazza della Scala.

“È in atto un colpo di Stato”, aveva subito commentato il leader dei grillini, Beppe Grillo. Che prima aveva annunciato via Twitter il suo arrivo imminente a Roma e poi rimandato tutto a domenica.

Al presidio in piazza Montecitorio erano presenti anche alcuni esponenti del M5s, tra i quali il capogruppo al Senato Vito Crimi.

Crimi, quando ormai sulla piazza era calato il buio, aveva spiegato ai cronisti che le centinaia di manifestanti grillini avevano intenzione di mantenere il presidio durante la notte.

In realtà, intorno alle 23 di sabato 20 aprile, molti manifestanti hanno iniziato a lasciare la piazza. E, in corteo per le strade del centro di Roma, hanno continuato a intonare slogan come “Buffoni” o “Andate a lavorare”.

Un corteo spontaneo, poi, ha cercato di raggiungere il Quirinale. Dopo qualche attimo di tensione con le forze dell’ordine, che bloccavano gli ingressi verso il Colle, alcuni manifestanti hanno continuato la protesta sedendosi per terra.

Nella notte il corteo di protesta è arrivato anche vicino a Palazzo Chigi.

“Ridatemi i 2 euro”, chiedeva un elettore scontento del centrosinistra riferendosi ai soldi versati per votare alle primarie della coalizione (vinte da Pier Luigi Bersani).

La protesta contro il bis di Napolitano, nella notte di sabato 20 aprile, vicino a Palazzo Chigi.