Il sindaco di Firenze dal palco della Fortezza da Basso: l'affermazione del segretario del Pd è "una vittoria netta che nessuna questione sulle regole può mettere in discussione". "Volevamo cambiare il Paese, non ce l'abbiamo fatta. Vi chiedo scusa"
"Vittoria netta che nessuna opinione diversa sulle regole può mettere in discussione lui ha vinto noi no". Lo ha detto Matteo Renzi, dal palco della Fortezza da Basso di Firenze. "A Bersani lasciamo questo compito: il dovere di andare a parlare anche all'Italia che è rimasta fuori dai gazebo". "Noi volevamo cambiare il Paese, non ce l'abbiamo fatta, la nostra idea non è stata vincente, non eravamo qui per fare una battaglia di testimonianza. Io ho sbagliato e siccome non è consueto, voglio chiedervi scusa. I politici di solito non chiedono scusa".
Ho perso io - "Io ho sbagliato, c'è uno che ha perso, voi andate a casa orgogliosi di quello che siete riusciti a fare in questi mesi", ha aggiunto Renzi. "Domani mattina dovete avere la convinzione che ne valeva la pena offrendo ai vostri colleghi un sorriso perché questa esperienza". "Abbiamo provato a cambiare la politica, non ce l'abbiamo fatta". Ma Matteo Renzi invita i suoi a non arrendersi, ma ad andare avanti "adesso, tenaci e coraggiosi - dice ai suoi supporter- perché la politica non cambierà noi".
"La politica è entusiasmo, gioia di provarci - ha proseguito - ne è valsa la pena". Poi, parlando ai più giovani, Renzi li ha invitati ad andare a scuola "dicendo al vostro compagno di classe che anche se hai 16 anni sei un cittadino comunque. Non sei pericoloso per ciò che rappresenti".
Abbiamo dalla nostra tempo e libertà - "Smaltita la delusione domani mattina - ha proseguito Renzi - dobbiamo ricordare che abbiamo dalla nostra parte tre cose: l'entusiasmo, il tempo, la libertà". "Questa non è la parola fine". "E' stata una partita bellissima, ma qui finisce. Torno a fare il militante del Pd". E anche il sindaco: "domattina sarò a Palazzo Vecchio". Matteo Renzi chiude così il suo intervento al comitato elettorale della Fortezza da Basso di Firenze, accompagnato dagli applausi della platea dei suoi sostenitori.
Ho perso io - "Io ho sbagliato, c'è uno che ha perso, voi andate a casa orgogliosi di quello che siete riusciti a fare in questi mesi", ha aggiunto Renzi. "Domani mattina dovete avere la convinzione che ne valeva la pena offrendo ai vostri colleghi un sorriso perché questa esperienza". "Abbiamo provato a cambiare la politica, non ce l'abbiamo fatta". Ma Matteo Renzi invita i suoi a non arrendersi, ma ad andare avanti "adesso, tenaci e coraggiosi - dice ai suoi supporter- perché la politica non cambierà noi".
"La politica è entusiasmo, gioia di provarci - ha proseguito - ne è valsa la pena". Poi, parlando ai più giovani, Renzi li ha invitati ad andare a scuola "dicendo al vostro compagno di classe che anche se hai 16 anni sei un cittadino comunque. Non sei pericoloso per ciò che rappresenti".
Abbiamo dalla nostra tempo e libertà - "Smaltita la delusione domani mattina - ha proseguito Renzi - dobbiamo ricordare che abbiamo dalla nostra parte tre cose: l'entusiasmo, il tempo, la libertà". "Questa non è la parola fine". "E' stata una partita bellissima, ma qui finisce. Torno a fare il militante del Pd". E anche il sindaco: "domattina sarò a Palazzo Vecchio". Matteo Renzi chiude così il suo intervento al comitato elettorale della Fortezza da Basso di Firenze, accompagnato dagli applausi della platea dei suoi sostenitori.